giovedì 26 maggio 2011

11 maggio: violenta repressione poliziesca contro il movimento sociale in Grecia Solidarietà dall’Internazionale di Federazioni Anarchiche

11 maggio: violenta repressione poliziesca contro il movimento sociale in Grecia

Solidarietà dall’Internazionale di Federazioni Anarchiche



L’11 maggio, un appello allo sciopero generale è stato lanciato in Grecia. Da questo sono nate manifestazioni in tutto il paese, brutalmente represse ad Atene. Questo grave attacco poliziesco arriva in un clima di forte tensione: denunce di militanti, attacchi fascisti a spazi occupati e a migranti. Fin dall’inizio della manifestazione, che vedeva uniti decine di migliaia di partecipanti, la polizia ha attaccato violentemente lo spezzone libertario e quello dei sindacati di base. Molti sono stati i feriti e decine gli arrestati. Un manifestante è tra la vita e la morte per le percosse subite. Il governo greco è accusato dai manifestanti di tentativo di omicidio.

L’Internazionale di Federazioni Anarchiche sostiene i manifestanti, i movimenti sociali e i gruppi anarchici nelle lotte contro le misure di regressione sociale imposte dal governo greco e dal FMI.

Condanniamo la repressione poliziesca e la violenza dello Stato. Appoggiamo il movimento anarchico greco e le lotte popolari che, in Grecia come in altri paesi, quotidianamente costruiscono le nuove forme di resistenza e di alternativa sociale.



CRIFA di Reggio Emilia 22-5-2011

mercoledì 18 maggio 2011

Grecia: urgente chiamata di solidarietà internazionale!




Compagni e compagne,
Il fine di questo messaggio è quello di informarvi brevemente su quanto sta succedendo negli ultimi giorni nel nostro paese e di fare appello per la solidarietà di tutti gli anarchici sparsi per il mondo.
La Grecia si trova ora in un punto di svolta, e molti e cambiamenti critici si stanno verificando, sia sul piano sociale, che politico ed economico. La disintegrazione e la dissoluzione del modello di potere e sfruttamento dominante -fino ad oggi- è più che evidente, e questo è ciò che viene chiamato ora generalmente “crisi”. Ciò che stiamo viviamo ora è il fallimento totale di un sistema che, non potendo più garantire il consenso sociale si   impegna in un atacco  incondizionato e senza alcun pretesto, in tutti i fronti.
In un primo tempo, all inizio di questa condizione che viene chiamata “crisi”, l'attacco si è manifestato in termini materiali.
Con la svalutazione dell lavoro, la diminuzione orizzontale dei salarii, la “flessibilizzazione” delle condizioni dell lavoro, l'istituzionalizzazione della precarieta, l'aumento dell prezzo dei beni  e delle bollette , il rialzo delle tasse ed il taglio dei benefici dell welfare state di questo paese.  Allo stesso tempo hanno avuto inizio la svendita di beni pubblici ad “imprenditori privati”, la presenza di polizia in continuo aumento e diffuzione per le strade, le aste vendite giudiziarie [vendite giudiziarie di proprieta confiscate per debiti, n.d.t.], l'aumento della disoccupazione, ..... In parallello con tutto cio e stata sferrata una campagna propagandistica senza precendenti. Con un ritmo incessante di catastrofologia, di pubblicazione (tramite i mass media controllati dallo stato e dal capitale) di scenari di distruzione e di produzione di date-punti di riferimento di carattere apocalittico dell tipo: “se la Troica [i tre delegati dell Fondo Monetario Internazionale, Unione Europea e Governo, n.d.t. ] non approva la prossima rata di prestiti, cadremo a pezzi...”.
Con tutto ciò, il meccanismo comunicativo del potere riesce ad intorbidare continuamente le acque ed a mantenere uno stato di terrore, assicurandosi così la paralisi della società via estorsione.
A dispetto di tutto questo, la resistenza non si è mai fermata, almeno per una parte della società greca e per il proletariato. Sporadicamente, vengono proclamati scioperi generali che vengono sostenuti in un diverso grado da persone che resistono attivamente ed esprimono la loro volontà di combattere contro le condizioni imposte dallo stato e dal capitale.
Nello sciopero generale dell'11 Maggio ad Atene, per una volta ancora, migliaia di manifestanti sono scesi per strada e hanno gridato la loro opposizione alla nuove misure “anti-sociali” del governo greco, le quali incidono negativamente sui lavoratori e sulla popolazione in generale. Durante la manifestazione, mentre una gran parte del corteo era già passato davanti al parlamento e si stava avviando verso una fine della manifestazione, la polizia [le forze anti sommossa, n.d.t.] ha attaccato ferocemente e senza alcuna provocazione i blocchi dove si trovavano i dimostranti più radicali -anarchici, anti-autoritari, assemblee di quartiere, unioni sindacali, sinistra extra-parlamentare-, picchiandoli in una maniera così selvaggia che non trova precedenti e sparando contro di loro centinaia di lacrimogeni, fino a quando tutti i block erano stati dispersi. In seguito a questo attacco più di 100 dimostranti sono stati portati in ospedale per ferite causate dalla violenza della polizia e molti di questi sono stati sottoposti a interventi chirurgici.
Il compagno Yannis è il manifestante che si trova nella situazione di salute peggiore. Dopo aver subito, durante la manifestazione, un attacco potenzialmente omicida da parte della polizia, il quale gli ha causato serie ferite alla testa, fu trasportato in ospedale in una condizione - secondo il rapporto medico rilasciato più tardi -  clinicamente definita “ante-mortem”. Dopo che i medici si sono accertati dell'ampiezza dell'emorragia cerebrale interna, è stato immediatamente sottoposto a piu interventi chirurgici, e si trova ora nel reparto di terapia intensiva, sotto respirazione meccanica. La sua situazione rimane critica, ma stabile, senza avere tuttavia scampato ancora del tutto il pericolo di vita o della salute.
E ormai ovvio, che questi attachi omicidi contro i manifestanti di Mercoledi hanno un unico scopo: L’intimidazione dell popolo e di tutti quanti resistono agli attachi dell potere, statale e capitalista. E stato un atto di punizione esemplare che aveva come obbietivo la sottomissione della gente, e dava l’impressione di mandare un messagio: rimanete a casa e state buoni e disciplinati.
Nell quadro generale di questo processo, il dominio mobilita sempre più spesso negli ultimi tempi, i gruppi di estrema destra e/o i igruppi fascisti e paramilitari con i quali ha piu o meno rapporti e legami. Prendendo spunto dall’ assassinio a sangue freddo di un abitante nell centro di Atene a scopo di rapina, per la quale sono stati ritenuti responsabili degli immigrati, è iniziata una caccia all immigrato senza precedenti. Gruppi più o meno organizzati  di fascisti, razzisti ed elementi di estrema destra hanno trovato l’occasione giusta per raccogliersi ogni sera ed attacare immigrati, ferendo molti di loro; sembra tralaltro, che l’assasinio di un immigrato sia opera loro. Nello stesso tempo, i neo-nazi assieme alla polizia attaccano anche i centri sociali occupati nell centro di Atene, spingendo i compagni in una situazione di continua difesa con pericolo costante della propria vita, contro la brutalita della polizia e la barbaria fascista.
Il fatto che ci troviamo in una situazione critica e ovvio. Nell momento stesso che la societa e vittima di un attacco senza precedenti in termini materiali, le sue parti piu radicali, e tra di loro gli anarchici come componente piu importane, si trovano nell mirino (e questa volta letteralmente, se si puo giudicare dalla loro furia assassina) della polizia e dei fascisti.
Perciò, facciamo questo appello urgente alla solidarietà internazionale!
La solidarieta e sempre stato uno dei valori principali degli anarchici. In questa ci siamo basati sempre per sostenere le nostre lotte e per contrastare le logiche dell’isolazione e di allontanamento che promuove il dominio statale e la condizione di personalizzazione e di distruzione della colettività, promossa dall capitalismo.
In questo momento che la società ed il proletariato sono soggetti ad una pressione dell genere, con un peggioramento mai visto prima delle condizioni di vita; in questo momento che noi anarchici siamo sottoposti ad una reppressione che prende ormai la forma degli attentati all omicidio; in questo momento che l’area politica anarchica si trova nell mirino della violenza dello stato e della minaccia dell fascismo, in questo momento abbiamo bisogno di vedere i nostri compagni in tutto il mondo di scuotersi, mettersi in azione e esprimere la loro solidarietà alla nostra lotta.
Con manifestazioni, dimostrazioni, proteste, con scritti, parole e fatti, con ogni modo i  compagni trovavo idoneo. Qualunque espressione della solidarietà rivoluzionaria che solo gli anarchici sanno e vogliono esprimere, ci sollevera il morale e ci dara forza nella nostra lotta.

Con un saluto anarchico
Gruppo comunisti libertari (atene)
Rivista eutopia.

See also the following internet links:
http://en.contrainfo.espiv.net/ additional information about recent events in Greece
http://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1290982 video: fascists and police in co-operation attack immigrants

lunedì 16 maggio 2011

Notizie dalla grecia....


Per Mercoledi 11 Maggio, era stato proclamato dalle federazioni dei sindacati dell settore pubblico e privato lo sciopero generale.
Il giorno prima, la grecia è stata sconvolta da un caso di violenza  non solo per il fatto stesso (l'ennesimo omicidio nell centro storico di atene, zona degradata, con livelli di criminalita altissimi e con una percentuale molto alta di abitanti extracomunitari, dove negli ultimi tempi la destra nazionalista e fascista fa continuamente riferimento) ma anche per i dettagli dell'assasinio: la vittima, Manolis Kantaris, un uomo di 44 anni, e stato pugnalato ripetutamente da tre persone di colore, per rubargli una videocamera che era andato a prendere prima di portare all ospedale  sua moglie, che stava per partorire. La dimostrazione di protesta per il degrado continuo dell quartiere, organizzata sull momento dagli abitanti della zona, è subito degenerata in una caccia all imigrato, grazie alla presenza  massicia di elementi di estrema destra (soppratutto naziskin dell gruppo Chrysi Avgi) , e in seguito, in attachi a due Centri sociali occupati che si trovano nelle vicinanze (Villa Amalias e Skaramanga), con l appogio attivo delle forze antisomossa della polizia.
Dopo ventiquattro ore di violenza, scontri e tensione, la mattina dell Mercoledi, la situazione era gia sull punto di esplodere. Dopo  la fine della manifestazione ad Atene (nella quale la partecipazione era molto minore delle aspettative, e durante la quale non erano mancati gli scontri con la polizia, con centinaia di feriti), le forze antisommossa  della polizia (MAT) attaccano un gruppo di manifestanti rimasto indietro, in modo brutale. Tra i feriti, Yannis Kafkas[1], 31 anni, riesce ad allontanarsi a piedi ma dopo un poco crolla, e viene trasportato nell ospedale di turno, dove si rivela la sua vera situazione: emorragia cerebrale. Dopo quattro interventi chirurgici, i dottori che lo hanno operato, danno una conferenza stampa nella quale dichiarano che da le lesioni riportate, il ferito, deve essere stato colpito con ‘ferocia mai vista prima’.La sua situazione, al momento che vengono scritte queste righe, rimane stabile ma critica. Fuori dall’ospedale dove è ricoverato, intanto, si raccolgono molti dimostranti solidali a Yannis e a gli altri feriti che arrivano continuamente, i quali riescono ad allontanare gli agenti di polizia che cercano di avvicinarsi ai feriti. Tra di loro, anche il rinomato direttore della stazione di polizia di Nikaia, il quale, appena riconosciuto riceve un ‘trattamento speciale’ e riesce appena appena a scappare.
Gli attacchi dei fascisti contro gli immigrati, intanto, malgrado la reazione dei compagni, continuano per secondo giorno. Mercoledi sera, un immigrato 21enne, originario dell banglandesh, viene assasinato a meta strada da due sconosciuti in motorino, i quali, secondo i testimoni, si sono fermati appena lo hanno visto, lo hanno accoltellato  e poi sono subito ripartiti, parlando tra di loro in greco. A  Rentis, quartiere di periferia, vengono gettate delle molotov contro una casa nella quale abitano immigrati asiatici.  Villa Amalias e Skaramanga vengono di nuovo attacate, con un azione combinata di squadre antissomossa della polizia e di gruppi di fascisti, pero vengono di nuovo respinti.
La stessa situazione anche il Giovedi, che pero si fa vedere la reazione degli immigrati che si organizzano in certi punti in gruppi di difesa e rispondono ai colpi.  Il mumero ufficiale dei feriti dagli attacchi dei fascisti dato dall pronto soccorso, è ,secondo indymedia .athens, di 17 feriti, dai quali 12 accoltellati.
Giovedi mattina e stato occupato un' edificio universitario nell centro di atene, il quale resta finora occupato, da compagni di varii gruppi. Giovedi sera, ci sono state varie dimostrazioni contro la violenza della polizia e della reppressione, in tutta grecia, e di nuovo scontri con i fascisti, in tutta atene.
Si parla di piu di 100 persone fermate e/o arrestate durante gli ultimi 2 giorni.
Casino anche in parlamento, dove un deputato di sinistra (Lafasanis, una persona generalmente seria) ha  detto che “questo e un governo di assasini”, ed il ministro della difesa, Beglitis gli a risposto che sta istigando alla violenza, sperando di ripetere il Dicembre dell 2008






[1] Yannis Kafkas, il ragazzo che e stato ferito gravemente dalla polizia, in un primo momento era stata diffusa la notizia che apparteneva all gruppo N.A.R (nuova corrente di sinistra, un gruppo communista). In realta, Yannis partecipa a una delle "assemblee di base di quartiere" che sono nate dopo il Dicembre dell 2008, la "assemblea di resistenza e solidarieta di Kypseli e Patissia". Il gruppo dei dimostranti rimasto indietro nell quale si trovava, era costituito quasi interamente da gente che fa parte a queste assemblee di quartiere, e dall sindacato dei cuochi e lavoratori in ristoranti (un sindacato di base nuovo, con caratteristiche libertarie).
questi gruppi, gli ultimi tempi, vengono presi di mira dalla polizia sempre piu spesso, durante le manifestazioni.