tag:blogger.com,1999:blog-2283539167974636272024-02-07T13:57:05.764+02:00gruppo comunisti libertari (atene)ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.comBlogger24125tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-20681357384053890082014-12-09T15:15:00.001+02:002014-12-09T15:15:14.923+02:00Sugli avvenimenti del 6 dicembre, 2014<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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</div>
<h3 style="text-align: left;">
Solidarietà con gli scioperanti della fame anarchici</h3>
<h3 style="text-align: left;">
Solidarietà agli arrestati durante i fatti del 6 Dicembre 2014</h3>
<div style="text-align: left;">
<br />Ieri, 6 Dicembre 2014, sono compiuti sei anni dal'assassinio a sangue freddo del sedicenne Alexandros Grigoropoulos dallo sbirro Korkoneas.<br /><br />Questo anniversario coincide con lo sciopero della fame del ventunenne anarchico Nikos Romanos che richiede la licenza d'uscita per frequentare i corsi presso un istituto statale di istruzione superiore.<br /><br />Il giorno e la notte hanno trovato migliaia di persone che manifestavano per le strade di molte città della Grecia. Dopo la manifestazione pomeridiana (eccezionalmente massiccia) nel centro di Atene sono seguiti scontri e combattimenti di molte ore, soprattutto nella zona di Exarchia. La polizia ha fatto circa 200 fermi, di cui 43 sono stati convertiti in arresti. Alcune delle persone arrestate sono accusate anche di crimini-delitti gravi, e sono ancora detenuti nel palazzo della Direzione Generale di Polizia di Atene.<br /><br />Scontri tra anarchici/anti-autoritari e le forze di repressione ci sono state anche in molte altre città, come Salonicco, Patrasso, Volos, Larissa, a Ioannina, Agrinio, Mitilini, Heraklion, Chania, Kalamata e altrove. A Patrasso, ci sono stati sei arresti (di cui due pure con accuse di crimini-delitti gravi), a Thessaloniki diciassette, ad Agrinio tre. I fermi, nelle città fuori Atene, sono stati circa un centinaio.<br /><br />Ancora una volta, lo Stato ha tentato di scatenare il terrore con l'imposizione del cosiddetto regime di "tolleranza zero", caricando i cortei, fermando manifestanti, adossando imputazioni aggravate e vendicative sugli arrestati.<br /><br />Ancora una volta, i governanti hanno torto. Non otteranno null'altro con l'imposizione di uno stato polizesco, che diffondere ed intensificare ancora di più i focolai di resistenza, in tutto il territorio greco. Il lomo meccanismo di reppressione non fa altro che causare l'espansone dei cicli di ribaltamento sovversivo.<br /><br />La speranza si trova nel atteggiamento combattente e intransigente degli scioperanti della fame anarchici Nikos Romanos (dal 10/11), Jannis Michailidis (dal 17/11), Andreas Bourzoukos e Dimitris Politis (da 1/12).<br /><br />La speranza si trova nelle migliaia di persone che hanno marciato e che manifestano nelle strade di tutto il territorio greco contro lo stato e la barbarie capitalista.<br /><br />La speranza si trova nelle di decine di focolai di resistenza creati nei municipi , università e camere del lavoro ocuppate/i.<br /><br />La speranza si trova nei quartieri di Istanbul, dove compagni turchi hanno marciato e si sono scontrati con la polizia antisommossa locali, per le strade di Ferguson ed ovunque altrove, delle persone si trovano nelle strade della Rivolta.</div>
<br /><br />
<div style="text-align: right;">
gruppo dei comunisti libertari, atene</div>
<br />
<br /><br />Durante gli eventi del 6 dicembre ad Atene, sono stati arrestati quattro compagni/e del' Officina Eutopica. I compagni/e sono stati arrestati all'esterno dell'edificio occupato di GSEE [n.d.t. Confederazione nazionale dei sindacati del settore privato] insieme ad altri quindici.<br /><br />È importante descrivere i fatti successi fuori dal'edificio occupato della GSEE per evidenziare il modo volgare nel quale ha agito per un'altra volta la polizia e la “giustizia”.<br /><br />Poco dopo le nove di sera e dopo che dei polizioti in borghese incapucciati hanno subito un atacco nelle vicinanze, orde di poliziotti in moto hanno dato la caccia a la gente presente al posto ed hanno proceduto a fermi ed arresti indiscriminatamente. Poi hanno tramutato tutti i fermi in arresti ed addossato a tutti e 19 gli arrestati e comunemente i delitti di lesioni di persona gravi, rapina (uno dei poliziotti ha sostenuto che gli è stato rubato del denaro che aveva adosso) e il reato di disturbo della quiete pubblica.<br /><br />Oltre quindi algli arresti completamente ingiustificati e vendicativi dei 19, le quali sono state perpetrate in una logiga di "rappresaglia" mafiosa per il fatto del respingimento dei poliziotti in borghese, e stato erettto in più, un atto d'accusa fabbricato, il quale dato che ovviamente non reggerà in corte, ha come solo obiettivo quello di intimidire la gente che si trova in piazza. Già l'accusa di delitto per presunte lesioni di persona gravi è stato dimostrato del tutto infondata ed e stato per forza declassato ad un reato, lasciando naturalmente il delitto di rapina in complicità tra i 19 solo per soddisfare la vendetta della polizia e fare dei arrestati degli ostaggi, dato che ora sono in custodia in attesa di processo.<br /><br />I tentativi di terrorizarci, sia per le strade che nei tribunali, come è stato dimostrato tante e tante volte, cadranno sempre nel vuoto.<br /><br />Da parte nostra, ci troviamo accanto ai nostri compagni e compagne, insieme a tutte le persone arrestate, accanto a coloro che Lottano.<br />
<br />
<br />
<br />
<br /><br />
Officina Eutopica<br /><br />07/12/2014<br /></div>
ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-20140470487836458002014-01-27T09:23:00.001+02:002014-01-27T09:23:25.664+02:00Scontri con fascisti in Atene <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
Sabato mattina, all'incirca 100 membri di Alba Dorata hanno fatto un
corteo nelle zone di Keratsini e di Amfiali. I fascistoidi sonno passati
dall'posto dove è stato assasinato da membri di Alba Dorata
l'antifascista Pavlos Fyssas ed hanno provocato danni al monumento che
era stato posto nell punto dell' assassinio. Dopo, hanno continuato
verso il steki- Spazio anarchico "Resalto" il quale hanno attaccato
lanciando pietre (sempre avendo adosso le magliette di Crysi Avgi).
Dall'loro attacco ci sono stati gravi danni alla casa accanto il steki
"Resalto" e delle pietre (cubetti di porfido) hanno rotto le vetrate
della camera da letto dei bambini e sono andate a finire dentro la
camera, nel momento che una bambina ci dormiva, per fortuna senza
ferirla. In quell momento, nell'edificio dell' "Resalto" c'erano circa
15 compagne-i i quali hanno risposto fermamente all attacco dei
fascisti. Per tutto il tempo dell' attacco, la polizia era presente,
aveva una posizione di totale tolleranza per le azioni dei fascisti e
naturalmente non hanno fermato-arrestato nessuno di loro nè durante, nè
dopo le loro azioni. Nello stesso momento, nella zona vicina di
Korydallos, veniva effetuata una manifestazione antifascista. Comunque,
dopo questo fatto, il "Resalto" ha diffuso un apello per un raduno ed un
corteo, nell quale hanno partecipato circa 400 persone. Il corteo, <span id="result_box"><span class="hps"></span><span class="hps">è andato</span> <span class="hps">in giro per</span> <span class="hps">le strade</span> <span class="hps">circostanti, cancellando gli</span> <span class="hps">slogan fascisti</span> <span class="hps">e cantando</span> <span class="hps">slogan antifascisti</span><span>,</span> <span class="hps">mentre era ovviamente accerchiata da ingenti</span><span class="hps"></span> <span class="hps">forze di polizia</span><span>.</span> <br /><span class="hps">L'attacco</span> <span class="hps">dei fascisti</span> <span class="hps">non è rimasta</span> <span class="hps">senza risposta</span> <span class="hps">e lo scopo della </span><span class="hps">lotta antifascista</span> <span class="hps">combattente è di non</span> <span class="hps">lasciare nulla</span> <span class="hps">senza risposta.</span> <br /><span class="hps">Solidarietà</span> <span class="hps">nello spazio</span> <span class="hps">antiautoritario</span> <span class="hps atn">"</span><span>Resalto</span><span>"</span> <br /><span class="hps">Antifascismo militante</span> <span class="hps">ovunque</span></span><br /><br />video sull'attacco dei fascisti e sull'corteo antifascista che l'ha seguito: <span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: 12px;"><a href="https://service.mail.com/dereferrer/?target=http%3A%2F%2Fwww.dailymotion.com%2Fvideo%2Fx1abj6v&lang=en" target="_blank">http://www.dailymotion.com/video/x1abj6v</a><br /><br /><br />gruppo comunisti libertari -atene</span></span></div>
</div>
ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-73343414395202528722013-06-30T11:26:00.000+03:002013-06-30T11:30:29.416+03:00Notizie anarchiche dalla Grecia<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwzD0LFpGFgx5i86UjqS9YVuUmsoSmL5eOEbv9R1-wfdiMaduTZq3DHkqqPPrC15CSqa024Y9zXTvvK-eWU5BwyvQkCss0Ll5N25Lzh-dhnePtpjK1gILK1M9OnoT0V2HJw3XRCEUdNA/s800/sakkas.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwzD0LFpGFgx5i86UjqS9YVuUmsoSmL5eOEbv9R1-wfdiMaduTZq3DHkqqPPrC15CSqa024Y9zXTvvK-eWU5BwyvQkCss0Ll5N25Lzh-dhnePtpjK1gILK1M9OnoT0V2HJw3XRCEUdNA/s640/sakkas.jpg" width="640" /></a></div>
<b style="font-family: Verdana; font-size: 12px;"><br /></b>
<b style="font-family: Verdana; font-size: 12px;"><br /></b>
<b style="font-family: Verdana; font-size: 12px;">Antene, grande manifestazione di solidarietà all'anarchico Kostas Sakkas in sciopero della fame</b><br />
<div style="font-family: Verdana; font-size: 12px;">
<br /></div>
<div style="font-size: 12px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span id="result_box"><span class="hps">Il Sabato,</span> <span class="hps">29 giugno</span></span><span id="result_box"><span class="hps"><span id="result_box"> <span class="hps">circa</span></span></span> <span class="hps">4.000</span> <span class="hps">anarchici</span> <span class="hps">hanno marciato</span> <span class="hps">nel centro di Atene</span> <span class="hps">per esprimere</span> <span class="hps">la loro solidarietà</span> <span class="hps">al</span><span class="hps">l'anarchico</span> <span class="hps"></span><span class="hps"></span><span class="hps">Kostas</span> <span class="hps">Sakkas, in sciopero della fame</span>.Sakkas<span class="hps"></span> <span class="hps">era stato arrestato per</span> <span class="hps"></span><span class="hps">possesso</span> <span class="hps">di armi</span> <span class="hps">e</span>d <span class="hps">accusato di coinvolgimento</span> <span class="hps">nella</span> <span class="hps">organizzazione</span> <span class="hps">Cospirazione</span> <span class="hps">delle Cellule di Fuoco</span>, <span class="hps">accusa da lui non accettata</span><span class="hps"></span>. <span class="hps">Tuttavia, rimane</span> <span class="hps">per trenta</span> <span class="hps">mesi detenuto</span> <span class="hps">senza processo, di</span>ventando così <span class="hps">un altro</span> <span class="hps">ostaggio</span> <span class="hps">nelle</span> <span class="hps">mani dello Stato, per mezzo della violazione della sua stessa legalità borghese.</span><span class="hps"></span> <span class="hps">H</span><span class="hps">a già superato</span> i <span class="hps">25 giorni di</span> <span class="hps">sciopero della fame</span> <span class="hps">ed</span> <span class="hps">il movimento anarchico</span> <span class="hps">in solidarietà</span> <span class="hps">a Sakkas</span> <span class="hps">è veramente molto</span> <span class="hps">vasto e vario.</span><span class="hps">Inoltre</span>, <span class="hps">il principale</span> <span class="hps">partito di opposizione</span>, <span class="hps">Syriza</span> <span class="hps atn">(</span><span class="hps">partito di sinistra</span>) <span class="hps">ha preso </span><span class="hps">chiaramente</span> <span class="hps">posizione contro questa</span> <span class="hps">estensione eccessiva</span> <span class="hps">della</span> <span class="hps">custodia cautelare</span>,<span class="hps">diventando in </span><span class="hps">tal modo</span> <span class="hps">di nuovo ogetto di un altro attacco</span> <span class="hps">da parte del governo</span> <span class="hps">essendo accusato di coprire</span> <span class="hps">le attività dei</span> <span class="hps">"terroristi</span><span class="atn">" e degli "incapucciati</span>".</span> </span></div>
<div style="font-size: 12px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br />foto</span><br />
<div>
<a href="https://service.mail.com/dereferrer/?target=https%3A%2F%2Fathens.indymedia.org%2Ffront.php3%3Flang%3Del%26article_id%3D1479676&lang=en" target="_blank"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">https://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1479676</span></a></div>
<div>
<a href="https://service.mail.com/dereferrer/?target=https%3A%2F%2Fathens.indymedia.org%2Ffront.php3%3Flang%3Del%26article_id%3D1479665&lang=en" target="_blank"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">https://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1479665</span></a></div>
<div>
<a href="https://service.mail.com/dereferrer/?target=http%3A%2F%2Fwww.zougla.gr%2Fgreece%2Farticle%2Fsto-evropaiko-dikastirio-i-paranomi-kratisi-tou-kosta-saka&lang=en" target="_blank"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">http://www.zougla.gr/greece/article/sto-evropaiko-dikastirio-i-paranomi-kratisi-tou-kosta-saka</span></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br />prima dell'inizio della dimostrazione, è stato avvistato e picchiato un fascista<br />video:<br /><a href="https://service.mail.com/dereferrer/?target=https%3A%2F%2Fathens.indymedia.org%2Ffront.php3%3Flang%3Del%26article_id%3D1479636&lang=en" target="_blank">https://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1479636</a></span></div>
<div style="font-size: 12px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><strong><br /></strong><br /><strong><span class="hps">Patrasso</span> <span class="hps">scontri con la polizia</span> <span class="hps">e arresti</span> <span class="hps">di compagni</span> <span class="hps">a Patrasso</span></strong><span id="result_box"><span class="hps">Anarchici e</span> <span class="hps">antifascisti</span> <span class="hps">hanno bloccato</span> <span class="hps">l'ingresso</span> <span class="hps">dell'hotel</span> <span class="hps">dove aveva programmato</span> <span class="hps">di fare un comizio</span> <span class="hps">il partito</span> <span class="hps atn">neo-</span>nazista <span class="hps">Alba Dorata</span>, <span class="hps">sono stati attaccati</span> <span class="hps">dalla polizia</span> <span class="hps">e hanno risposto</span>. <span class="hps">Ci sono stati molti</span> <span class="hps">fermi</span> (aggiornamento:16 compagni arrestati) , ma il comizio alla fine non è stato realizzato in<span class="hps"> questo hotel.</span></span><br />video:</span></div>
<div style="font-size: 12px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="https://service.mail.com/dereferrer/?target=http%3A%2F%2Fwww.zougla.gr%2Fgreece%2Farticle%2Fpatra-episodia-eksetias-tis-omilias-voulefti-tis-xrisis-avgis&lang=en" target="_blank">http://www.zougla.gr/greece/article/patra-episodia-eksetias-tis-omilias-voulefti-tis-xrisis-avgis</a><br /><b><br />Corinto, Kavala:scontri di anarchici con fascisti</b><br />A Corinto, 10 fascisti hanno attacato e ferito seriamente 2 compagni. Nella città di Kavala (a esti di Salonicco, nella Macedonia Greca= anarchici si sono scontrati con fascisti.</span></div>
</div>
ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-405241582442278602013-02-13T08:36:00.001+02:002013-02-13T08:36:24.102+02:00COMUNICATO DEI 4 ANRCHICI ARRESTATI PER LA DOPPIA RAPINA A VELVEDO DI KOSANI<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">I nostri giorni passano, le nostre notti non passano.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Stiamo correndo verso la nostra fuga, mentre intorno a noi si sta svolgendo una propria caccia all'uomo. Alle nostre spalle una vita predeterminata , incisa dalle mani dei dominanti , con l'obbiettivo di interiorizzare la sottomissione come un concetto oggetivo , di legittimare sistemi morali di leggi e regole , di uguagliare la persona a un senso statisticο numerico. Davanti a noi il mondo delle nostre fantasie utopiche che si conquista solo con la violenza. Una vita , una possibilità e scelte decisive.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Guarda il buco tra le nuvole e salta , perché mai come ora la caduta è stata la scelta più sicura.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Venerdì 1 feb., insieme a un gruppo di compagni, abbiamo effettuato la doppia rapina della banca agrotiki (AGROTIKI TRAPEZA) e delle Poste a Velvedo di Kosani. Secondo la nostra opinione , nell' analizzare la parte operativa della rapina fino ad un certo punto , esiste qualche senso.Principalmente per mostrare tutti gli aspetti del nostro attacco , le scelte che abbiamo fatto, gli errori che abbiamo commesso e i motivi che ci hanno portato a essi:</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Il venerdì mattina abbiamo attaccato due bersagli divisi in due squadre. L'obbiettivo era di prendere i soldi da entrambi le casseforti , come è stato fatto. Durante la fuga , una serie di avvenimenti inconsiderati e gestioni errate , hanno fatto si che il nostro veicolo desse nell'occhio cosa che ha comportato l'intuizione della nostra direzione dalla polizia.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> A causa dell' accerchiamento della zona dalla polizia il nostro compagno che guidava il furgoncino trasformato esteriormente in ambulanza , cercava vie di fuga per il gruppo che faceva le rapine. Nei suoi tentativi, ha sbagliato a passare 3 volte davanti a un veicolo della polizia creando così sospetto. Di seguito è iniziato l'inseguimento che a causa della mancata conoscenza della zona dove si è diretto , lo ha portato a 4 vicoli cechi, nelle strade delle miniere dove nell'ultima strada è stato circondato non avendo nessun modo di fuggire. Così dopo aver messo fuoco al furgoncino lo hanno arrestato. Con questi sviluppi e mentre il nostro compagno con la macchina di fuga stava già nelle mani degli sbirri , la nostra gamma di scelte si 'e ridotta significativamente.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Allora abbiamo deciso di fermare il primo veicolo passante visto che questo avrebbe garantito un fuga più sicura per noi e per i nostri compagni. La questine fondamentale di questa condizione era di non far conoscere agli sbirri il nuovo veicolo di fuga dei nostri compagni , e così abbiamo deciso di trattenere l'autista nel furgoncino insieme a noi , fin che trovavamo una via di fuga anche per noi. Quasi a quel punto c'è stato l'incontro con una volante che gradualmente si è sviluppato in un inseguimento folle fino alla città di Veria con la maggior parte delle forze della zona dietro a noi. Ovviamente non abbiamo pensato neanche per un attimo di usare questo ostaggio come scudo umano (non avremmo avuto nessun problema se per esempio avevamo il direttore di una banca) , visto che la polizia non sapeva della sua esistenza. Alla fine ha funzionato come scudo umano per gli inconsapevoli sbirri , dato che è stato la causa per non usare le nostre armi per disimpegnarci. Perché la nostra coscienza e i nostri valori non permettono di rischiare la vita di una persona qualsiasi che si è trovato insieme a noi contro la sua volontà.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> A questo punto vogliamo rendere chiaro che le armi non le avevamo per motivi di intimidazione ma come strumento in caso di un conflitto con gli sbirri. Cioè il motivo che alla fine non abbiamo fatto il dovuto per fuggire è la condizione nella quale ci siamo trovati a causa di gestioni errate.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> L'unica soluzione di fuga ormai era la velocità e il tentativo di guadagnare spazio con il nostro veicolo dagli sbirri che ci stavano inseguendo. Certo pero la città di Veria non si presta per una cosa del genere e così presto ci siamo intrappolati in un vico con il risultato del nostro arresto.Durante l'arresto l'unica cosa che abbiamo dichiarato fin dall' inizio era che la persona che avevamo insieme a noi non aveva nessun coinvolgimento nè con la rapina , e né con noi. Anche se gli sbirri hanno continuato a picchiare anche a lui, almeno fin che avevamo contatto visivo con lui.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> La narrazione sovrastante non è stata fatta per mostrarsi o per autoaffermarsi, ma per cambiare l'impressione rimasta di un arresto senza battaglia nel quale le condizioni ci hanno guidato.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> La narrazione finisce alla centrale di polizia di Veria dove sono seguite torture per ore contro tre di noi dai porci della polizia. Le tattiche conosciute e attese: cappuccio , legati a manette con le mani dietro la schiena e pestaggio.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Consideriamo ovvio che tra noi e il sistema esiste una chiara linea separativa che descrive la guerra tra due mondi. Il mondo del dominio , della repressione e del asservimento e il mondo della libertà che creiamo e manteniamo vivo tramite la costante lotta contro il potere.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> In questa guerra i porci della polizia sono un regolare bersaglio dei guerriglieri anarchici, come avanguardia *(in senso militare) e mano repressiva dei meccanismi del dominio. Per ciò consideriamo la loro posizione di fronte a noi ovvia. Se lo Stato non ci combattesse , avremmo avuto un buon motivo per preoccuparci. Le torture come metodo era , è e sarà un arma nella faretra di ogni potere. Noi naturalmente come anarchici rifiutiamo di usare metodi di tortura contro i nostri nemici e prefissiamo la pratica dignitosa dell' assassinio politico , dato che non vogliamo riprodurre il marcio di questo loro mondo , ma sterminarlo.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> L'opinione che vuole quelli che lottano come preda per gli artigli dei meccanismi repressivi, interiorizza la credenza della sconfitta nel contesto dei giri sovversivi ,arrivando all' accettazione di una credenza di limitazione della guerra contro i nemici della libertà , nel contesto dell' accettazione dell' etica sociale , civile e della legalità. Per non fraintenderci , l' affermazione sovrastante riguarda i comunicati di tipo ANT.AR.SY.A o A.K. (antiexousiatiki kinisi) che contribuiscono maggiormente al riformismo piuttosto che alla radicalizzazione. Riteniamo inutile riferirci ai giornalisti , al SYRIZA e alle parti rimanenti del sistema, che con comunicati ''amichevoli'' verso noi , cercano di riaprocciare le coscienze che iniziano a distaccarsi dalle norme, favorendo così la solidificazione del regime.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Per quanto riguarda l'affronto delle pratiche di tortura, per noi la risposta si trova nella diversità.Mettere in evidenza certi fatti tramite azioni di contro informazione come comunicati , manifesti , presidi , cortei ecc. , è sicuramente utile , così sempre più persone arriveranno a un giudizio personale. Un giudizio personale che non contiene ''casi isolati'' o ''comportamenti vendicativi'' ma che porta a una credenza, che la violenza fisica è stata sempre uno strumento repressivo e di controllo da parte del potere.E' il punto di guerra tra il dominio e la rivolta.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Certo però che per quanto si espande questo messaggio , si deve espandere altrettanto un messaggio di terrore verso i torturatori di natura, cioè gli sbirri. Per far smettere di picchiare gli sbirri non hanno senso le denunce al interno del sistema e i processi procedurali , che comportano compromessi e accettazioni informali del potere giudiziario e giornalistico.Serve la resistenza, e la resistenza deve avere aspetti anche violenti. Perché un attacco agli sbirri , non solo di Veria , con le pietre , con le molotov , con le armi , gli porterà senza dubbio a riesaminare le loro scelte , contando le ferite prima di alzare la mano di nuovo. Perché come molto bene è stato detto, i nemici hanno nome e cognome.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> </span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Non ci riferiremo al ruolo delle banche analizzando , tanto nell' epoca in cui viviamo è conosciuto da chiunque; la loro esistenza è una costante rapina , per noi come anarchici , sono un bersaglio per ogni tipo di attacco: incendio, ordigni esplosivi , rapina. Hanno parlato tanto del nostro caso e c'è la necessità di invertire il clima. Dobbiamo battere l'operazione costante di rendere priva di senso la nostra scelta , e mostrare il marcio dell' approccio sociologico e del contesto falso-umanistico , che ci hanno attribuito a causa della nostra età. </span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> </span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> '' Erano i ragazzi della porta accanto e hanno rapinato una banca. Perché? ''</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Perché la rapina è un atto politico cosciente. Non è una fase successiva di un'adolescenza turbolenta , o ambizione per ricchezza personale, e non è naturalmente un risultato della nostra cosiddetta pigrizia; contiene però la nostra voglia di non obbligare le nostre vite allo sfruttamento brutale del lavoro salariato, Il nostro rifiuto di diventare ingranaggi di interessi economici ,</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">la nostra resistenza alla marcia della bancarotta spirituale e dei valori del loro mondo.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> E' chiaro per noi che non neghiamo la creatività nelle nostre comunità dato che l'organizzazione di una rapina richiede lavoro spirituale e materiale , ci rifiutiamo però di asservire la nostra creatività nel mondo della produzione e della riproduzione del lavoro. Per noi comunque sarebbe stato poco significativo rifiutare il lavoro salariato se nel frattempo non lavorassimo per la sua distruzione. Siamo anarchici, non ci pentiamo e non abbiamo bisogno di simpatia , non chiediamo pietà o comprensione perché abbiamo ''sbagliato'' in un mondo ''sbagliato''. Cerchiamo di diffondere le nostre idee e le nostre pratiche e combatteremo fino all' ultima parola , fino all'ultimo proiettile.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Ogni nostra azione offensiva , è un momento dell' intera guerra rivoluzionaria che si sta svolgendo a tutti i livelli. I soldi di questa rapina non avevano destinazione nel falso paradiso consumistico. E' solo lo strumento per far muovere ogni tipo di lotta. Dallo stampare volantini fino l'acquisto di armi e proiettili , per finanziare le strutture illegali di attacco e di difesa ,all' affitto delle nostre case illegali fino l'acquisto di esplosivi per far scoppiare in aria la pace sociale.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Lo scopo è la diffusione dell' agire immediato contro la condizione generale di cattività che stiamo vivendo, o da guerriglieri o apertamente e frontalmente , con ogni modo che crede ognuno e che considera più fertile e effettivo , con qualsiasi modo che si trova a disposizione e come piace a ognuno e a ogni collettività che contribuisce alla lotta; sempre l'obiettivo di ogni azione e di ogni attacco di guerriglia , è la diffusione della coscienza rivoluzionaria. Per metterci coscientemente di fronte al mondo dell' asservimento totale , di fronte a un nemico che continuamente migliora e che distrugge tutto nel suo passaggio. Di fronte a questo contesto , la battaglia per la libertà e il tentativo di attribuire caratteristiche combattive ad ogni aspetto della lotta anarchica è fertile e necessaria.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Perché l'anarchia non potrà mai diventare una piacevole idea nel mondo della sottomissione , perché si trova sempre in una battaglia costante contro esso. Non si può limitare né in manifestazioni democraticamente accettabili e innocue , né nel feticismo dei mezzi ma consiste a un insieme inseparabile di ogni aspetto della lotta. Ogni individuo o banda rispetto ai loro desideri , le loro intenzioni e il pensiero proprio , contribuisce con ogni modo possibile alla continuità della lotta. L'anarchia è il nostro modo di organizzarci , di vivere e di combattere, è l'organizzarsi senza limitazioni, è la lotta inarrestabile,è stare tra i compagni e vivere esageratamente nelle nostre comunità ribelli contro la marcia struttura sociale.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> In conclusione vorremo salutare tutti i compagni che si sono dati da fare , attaccando manifesti , urlando slogan , organizzando presidii , scrivendo comunicati di solidarietà (fuori e dentro il carcere). A tutti loro che in questo momento stanno preparando i loro attacchi.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Ps.1. Vorremo ancora mandare la nostra solidarietà allo scioperante di fame Spyros Dravilas il quale sta dando una dolorosa e dura battaglia per un respiro di libertà.Forza.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Ps.2. Poco tempo fa e stato ucciso in un conflitto il compagno Riyano in Indonesia. Ryo era un anarchico che tramite la sua azione diffondeva la solidarietà internazionale. Adesso anche se manca dagli attentati contro l'esistente, siamo sicuri che guardiamo sempre verso la stessa stella , la stella della inarrestabile rivolta anarchica. Onore al compagno RYIANO.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> </span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Gli anarchici</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Nikos Romanos</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Dimitris Politis</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Andreas Dimitris Mpourzoukos</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Giannis Michailidis</span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0.75em; margin-top: 0.75em;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">(</span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">https://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1456823)</span></div>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br style="margin: 0.75em 0px;" /> </span></div>
ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-87755971541644236632013-01-15T07:22:00.000+02:002013-01-15T07:22:12.073+02:00Announcement of Federazione Anarchica Italiana about solidarity to greek comrades<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div align="center" class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span lang="IT" style="font-family: 'Calibri','sans-serif'; font-size: 16pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Sosteniamo le lotte dei compagni greci</span></span></b></div>
<div align="center" class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
<br /></div>
<span lang="IT" style="font-family: 'Calibri','sans-serif'; font-size: 16pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p><div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: 'Calibri','sans-serif'; mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Il Convegno Nazionale della FAI riunito a Milano esprime la propria solidarietà ai compagni greci che in questi ultimi giorni sono stati violentemente attaccati dalla polizia ellenica. Abbiamo assistito agli sgomberi di Villa Amalias e di Skaramaga, storici squat ateniesi simbolo del movimento e all'arresto di un centinaio di solidali che avevano rioccupato lo stabile di Villa Amalias.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: 'Calibri','sans-serif'; mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Il movimento anarchico in Grecia ha saputo costruire, in questi anni, una forte risposta dal basso allo spietato attacco condotto contro i lavoratori.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: 'Calibri','sans-serif'; mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Una risposta fatta di azioni dirette, riappropriazione di spazi fisici, organizzazione di assemblee popolari nei quartieri, autogestione sui posti di lavoro. Una risposta che rifiuta le forme di delega che imprigionano la volontà di cambiare questo sistema che mostra, ogni giorno di più, i propri limiti. Una risposta che ha saputo aggregare intorno a se' decine di migliaia di persone, lavoratori, studenti, disoccupati, greci e immigrati, perchè la lotta è di tutti gli sfruttati, quale che sia la loro provenienza. Una risposta che fa paura ai padroni e allo stato perchè dimostra che non solo esiste un'alternativa all'atomizzazione sociale, all'alienazione e allo sfruttamento ma che questa alternativa è necessaria, oggi più che mai.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: 'Calibri','sans-serif'; mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">È necessaria perchè è oramai evidente che il dominio di stato e capitale non fanno altro che distruggere qualsiasi rapporto sociale che non sia mediato dal denaro o da relazioni di dominio. Necessaria perchè la crisi che sta impoverendo i ceti popolari e i ceti medi non è altro che l'ennesima ruberia operata da chi gestisce soldi e potere.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: 'Calibri','sans-serif'; mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Le compagne e i compagni greci hanno saputo costruire una risposta a questo crimine e per questo sono sotto attacco da parte della polizia, che ha dichiarato di voler sgomberare tutte le occupazioni elleniche, sostenuta in questo dai paramilitari nazisti di Alba Dorata. Non è un caso che in tempi di crisi e di mobilitazioni popolari gli apparati dello stato ricorrano alla bassa manovalanza fascista. Così fu in Italia nel Biennio Rosso, così è in Grecia nel 2013.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: 'Calibri','sans-serif'; mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">E infatti la Grecia non è distante dalla penisola italiana. Anche qui lo stato sta spazzando via i risultati di un secolo di lotte operaie e popolari. Anche qui si attaccano i movimenti sociali, si sgomberano i posti occupati, si pestano i lavoratori in lotta, si gasano gli studenti, si bastona chi si oppone alla devastazione ambientale e al militarismo. Per questo è necessario rifiutare la visione nazionalista della crisi, quella che ciancia di sovranità monetaria e nazionale come risposta all'Europa delle banche, di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">differenze antropologiche </i>che generano la crisi, richiamandosi alle più tristi tesi razziste; una visione distorta che garantirà un maggiore rafforzamento dei dispositivi disciplinari e di dominio dello stato e che si esprime, nella sua forma più compiuta, nel sacrificio delle classi subalterne sull'altare delle guerre nazionaliste.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: 'Calibri','sans-serif'; mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Le lotte degli anarchici in Grecia sono le nostre lotte, le nostre lotte sono quelle degli anarchici greci. Così come sono nostre le lotte di chi, ovunque nel mondo, si oppone allo sfruttamento classista, razzista e sessista, e costruisce, quotidianamente, una società di liberi ed eguali.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: 'Calibri','sans-serif'; mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Invitiamo tutto il movimento alla massima solidarietà possibile.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: 'Calibri','sans-serif'; mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Milano 13_1_2013<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div align="center" class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
</div>
</o:p></span> </div>
ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-91491095514145565962012-09-14T21:09:00.002+03:002012-09-14T21:29:37.523+03:00Conference in Atene<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<blockquote hash="14889-0" style="border-left: #ccc 1px solid; margin: 0px 0px 0px 5px; padding-left: 5px;" type="cite">
<div hash="14888-0">
<span hash="14887-0" style="font-family: Verdana;"><span hash="14886-0" style="font-size: 12px;"><span hash="14885-0" style="font-family: Verdana;"><span hash="14884-0" style="font-size: 12px;">forme di resistenza e di organizzazione libertaria nell sud europa</span></span></span></span><br />
<br />
<div class="ecxMsoNormal" hash="14894-0">
<span hash="14893-0" style="font-family: Verdana;"><span hash="14892-0" style="font-size: 12px;"><span hash="14891-0" style="font-family: Verdana;"><span hash="14890-0" style="font-size: 12px;">L'Europa dell sud tende a diventare un altra <span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: 12px;">Selvaggia </span></span>Eldorado dell capitalismo globale. Sotto la pressione della crisi economica, si tenta lo sbaraglio di ogni diritto lavorativo e di ogni possibilita di autodefinizione sociale.</span></span></span></span></div>
<div class="ecxMsoNormal" hash="14899-0">
<span hash="14898-0" style="font-family: Verdana;"><span hash="14897-0" style="font-size: 12px;"><span hash="14896-0" style="font-family: Verdana;"><span hash="14895-0" style="font-size: 12px;">Ma, la desertificazione sociale che stanno cercando di imporre si trova molto piu lontano di quanto credono. Nuove lotte nascono incontrando le esperienze e le strutture che da anni esistono ed illuminano la lotta per la liberazione sociale. Accanto a noi, nella penisola italiana, le nuove lotte locali per l'ambiente ed il territorio vengono ad incontrare forme di organizzazione libertaria ed a cominciare un altro giro nell gioco dell antagonismo sociale e di classe. Queste lotte e queste esperienze hanno un grande valore per quelli che lottano qui, in modi simili e ponendo domande simili.</span></span></span></span></div>
<div class="ecxMsoNormal" hash="14904-0">
<span hash="14903-0" style="font-family: Verdana;"><span hash="14902-0" style="font-size: 12px;"><span hash="14901-0" style="font-family: Verdana;"><span hash="14900-0" style="font-size: 12px;">'E la lotta dell NO-Tav nell Nord Italia contro i treni di alta velocita che distruggono vasti territorii. 'E la Federazione Municipale di Base della zona di Spezzano Albanese nell Sud Italia che gia da anni ha fatto realta l'autoorganizzazione degli abitanti per il comunalismo libertario tramite metodi di lotta di democrazia diretta in un ambito locale. E la commune agricola libertaria Urupia, pure nell sud italia, che ha dimostrato che l economia anarcocomunista puo essere una realta e non un semplice slogan. Queste lotte e questi progetti si trovano accanto a noi e noi ci troviamo accanto a loro, perche oltre a l'importantissimo scambio di opinioni, conosciamo bene che la solidartieta e la nostra arma.</span></span></span></span></div>
<div class="ecxMsoNormal">
<br /></div>
<div class="ecxMsoNormal" hash="14907-0">
<span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: 12px;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: 12px;">due giorni di eventi, 28-29/9, atene</span></span></span></span></div>
<div class="ecxMsoNormal" hash="14906-0">
<br /></div>
<div class="ecxMsoNormal" hash="14905-0">
<span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: 12px;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: 12px;">venerdi 28/9</span></span></span></span></div>
<div class="ecxMsoNormal">
<span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: 12px;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: 12px;">18:30 La lotta dell No Tav in Val di Susa contro la creazione della lina d'alta velocita relatori:Maria Matteo, Emilio Penna (mov.NO TAV, Torino)</span></span></span></span></div>
<div class="ecxMsoNormal">
<span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: 12px;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: 12px;">sabato 29/9</span></span></span></span></div>
<div class="ecxMsoNormal" hash="14915-0">
<span hash="14914-0" style="font-family: Verdana;"><span hash="14913-0" style="font-size: 12px;"><span hash="14912-0" style="font-family: Verdana;"><span hash="14911-0" style="font-size: 12px;">17:30 L' esperienza della <span hash="14910-0" style="font-family: Verdana;"><span hash="14909-0" style="font-size: 12px;">Federazione <span hash="14929-0">Municipale</span> di <span hash="14908-0">Base (FMB) di Spezzano Albanese </span></span></span><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: 12px;">relatore:Domenico Liguori, FMB Spezzano Albanese</span></span></span></span></span></span></div>
<div class="ecxMsoNormal" hash="14928-0">
<span hash="14927-0" style="font-family: Verdana;"><span hash="14926-0" style="font-size: 12px;"><span hash="14925-0" style="font-family: Verdana;"><span hash="14924-0" style="font-size: 12px;">19:30 La commune agricola libertaria Urupia: realizzando il comunismo <span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: 12px;">relatori: Due communarde di Urupia</span></span></span></span></span></span></div>
<div class="ecxMsoNormal" hash="14923-0">
<br /></div>
<div class="ecxMsoNormal" hash="14918-0">
<span hash="14922-0" style="font-family: Verdana;"><span hash="14921-0" style="font-size: 12px;"><span hash="14920-0" style="font-family: Verdana;"><span hash="14919-0" style="font-size: 12px;">organizzatori: rivista eutopia, gruppo comunisti libertari</span></span></span></span></div>
</div>
</blockquote>
<div hash="14917-0" style="margin: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzzObAEdVLGud-fC7h5wtQQsPDbCWiwQSy-w1uDZMtJpffNglghj-UnBT_UkP43qlF01sxRtU-ygV6z6iMCMR_Emi9AX3sUQuZkmVMvImIK5T0DSDHkZ3NjNaH4EdxJfHAYBbQblciJg/s1600/afissa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" hea="true" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzzObAEdVLGud-fC7h5wtQQsPDbCWiwQSy-w1uDZMtJpffNglghj-UnBT_UkP43qlF01sxRtU-ygV6z6iMCMR_Emi9AX3sUQuZkmVMvImIK5T0DSDHkZ3NjNaH4EdxJfHAYBbQblciJg/s640/afissa.jpg" width="558" /></a></div>
<br /> </div>
</div>
ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-43630389688122629662012-04-05T16:01:00.000+03:002012-04-05T16:01:34.614+03:00un pensionato si e suicidato ieri a piazza syntagma<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">....ha lasciato scritto:<br />
<br />
<!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <w:DontGrowAutofit/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:LatentStyles DefLockedState="false" LatentStyleCount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]> <style>
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<div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">il governo occupazionale Tsolakoglu (ndt. Riferimento all governo Quisling della grecia durante l’occupazione nazifascista) ha retteralmente annulato la mia capacita di soppravivenza ch era basata su una pensione dignitosa, per la quale pagavo per 35 anni (io solo) senza nessun contributo statale.</span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Dato che ho un eta che non mi permette di reagire in modo forte di prima persona (senza sicuramente escludere che se un greco avresse preso in mano il kalashnikov io non sarei stato il secondo a farlo) non trovo un altra soluzione che una fine dignitosa prima di cominciare a cercare nell immondizioa per trovar da mangiare.</span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Credo che i giovani senza futuro, un giorno prenderanno le armi in mano ed in piazza syntagmatos appenderanno a testa in giu i traditori nazionali come hanno fatto gli italiani il 1945 a Mussolini (Piazzale Loreto) </span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span lang="IT"> </span></div></div>ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-25977912428830345142012-02-14T00:45:00.004+02:002012-02-14T08:05:08.127+02:00Siamo stati “misurati” ancora una volta....<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;"><b><i>e le nuove misure di austerita sono ormai un fatto.</i></b></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
<br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;">Non si puo fare un riassunto , cosi, alla breve, della situazione che c'è in grecia oggi.</div><div style="margin-bottom: 0cm;">Delle cose che sono successe questi ultimi giorni.</div><div style="margin-bottom: 0cm;">Ieri sera, un ex presidente dell parlamento, ha elencato tutti i mali che avrebbero colpito il popolo greco se non sarebbe stata approvata la nuova legge: fame , miseria e freddo, dato che secondo lui, non ci saranno i soldi per importare cibo e petrolio (come se i capitalisti avessero lasciato un euro dei loro guadagni in grecia<a class="sdfootnoteanc" href="http://www.blogger.com/post-create.g?blogID=228353916797463627#sdfootnote1sym" name="sdfootnote1anc"><sup>1</sup></a>, mica sono stronzi come il popolo che e rimasto senza soldi e che gli succhiano il sangue con le tasse....), guerra (con la turchia) etc “flagellum dei” </div><div style="margin-bottom: 0cm;">Un giornalista ha scritto che, l'unica cosa che non hanno annunciato e l'alba dei morti viventi. </div><div style="margin-bottom: 0cm;">Un altra cosa che non hanno annunciato, dico io, sono le botte ed i lacrimogeni, perche quelli ci sarebbero stati comunque, approvata o no la legge.</div><div style="margin-bottom: 0cm;">Solo che, stavolta, la gente ha reagito. E per la prima volta, il bilancio dei feriti, almeno quello “ufficiale” e quasi alla pari, tra le due parti. Merito anche della polizia; <span lang="it-IT">nella manifestazione di ieri sera c’era tantissima gente per strada (forse piu di 250.000 persone) e la polizia ha cercato prestissimo di evaquare piazza syntagma con il risultato di “imbotigliare” la gente nell centro di Atene gomito a gomito e quindi forzarla a reagire dato che non poteva ritirarsi, cosa che ha creato scontri in piu di 20 fronti contemporaneamente. Dato che ormai qua la gente e abituata agli scontri con la polizia durante le manifestazioni, la reazione e stata molto tenace.</span> <span lang="it-IT">Anche la tecnica degli scontri sta facendo grandi passi avanti: In un caso 5 moto della polizia che caricavano i manifestanti sono andate contro una corda tirata tra due pali a mo di trappola. Naturalmente i motociclisti sono caduti, e le hanno prese di santa ragione. </span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span lang="it-IT">Naturalmente, grazie ai mass media (che nulla dicevano delle cariche della polizia e della gente, ma che ripetevano continuamente un delirio sulla povera Atene distrutta dai vandali), </span><span lang="IT"> oggi di nuovo si sentono cori di varii idioti “indignati” per via delle 50 banche bruciate (stronzate dell tipo “chissa quanta povera gente che lavorava in quei negozi –nessuno parla di banche- ha perso il lavoro”, senza pero dire che con le nuove misure di austerita il lavoro lo perdera comunque tantissima gente).</span><span lang="it-IT"> </span> </div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span lang="it-IT">Ma la realta, trova la sua strada spontaneamente, si sa: nell mezzo dell dilemma “memorandum” o “no memorandum”, “prestito” o “fallimento”, nascono da sole le vere alternative. I problemi veri, quelli della gente, e non i falsi ideologici dei politici che secondo l'orientamento politico vorrebbero fare della grecia un paradiso speculativo oppure una Cuba dell mediterraneo, costringono la gente ad organizzare la sua vita in un altro modo. </span> </div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span lang="it-IT">Per la prima volta nella storia della Grecia moderna, l'autogestione non è una novità. Nessuno si stupisce ormai di niente: </span> </div><ul><div style="margin-bottom: 0cm;">“ <span lang="it-IT">- L΄emmitente radio della chiesa ortodossa per poco non veniva occupata</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span lang="it-IT"> -Sai che novita... l'emmitente televisiva ALTER è occupata e autogestita dai lavoratori, L'ospedale </span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span lang="it-IT"> di Kilkis e occupato e sotto il diretto controllo dei lavoratori., nessuno non sa quante aziende si </span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span lang="it-IT"> trovano in sciopero oppuro sono state occupate.”</span></div></ul><div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;"> “<span lang="it-IT">-Non ho un euro in tasca e mi telefonano dalla banca per il prestito</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"> <span lang="it-IT">-Mandali a quel paese;fanno tutti cosi, mica sei unico”</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;"> “<span lang="it-IT">-Non ho soldi per pagare le imposte straordinarie...</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"> <span lang="it-IT">-E che te ne frega? Non pagarle, mica sei l'unico? Che vuoi che ti facciano???</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;"> “<span lang="it-IT">-Mi taglieranno la corrente, non avevo soldi per pagare la bolletta<a class="sdfootnoteanc" href="http://www.blogger.com/post-create.g?blogID=228353916797463627#sdfootnote2sym" name="sdfootnote2anc"><sup>2</sup></a>..</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"> <span lang="it-IT">-Riallaciala da solo. Se non sai farlo, telefona ai “non pago”, ti diranno loro come fare”</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span lang="it-IT">Questo e un momento di tragica auto -conoscenza. La gente che credeva di vivere nell paradiso capitalista che non morira mai, si rende conto che non è salita sull Eurorail, ma sull treno per i campi di lavoro. E capisce a suon di licenziamenti, debiti, sfratti e qualche volta di botte, che se non risponde ai colpi, non perdera solo la dignita, ma molto di più. </span> </div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span lang="it-IT">Ma ha ancora legami con il passato. Ancora qualche speranza, che si potra ritornare nell paradiso dei giochi olimpici. Che tutto e solo un brutto sogno. E, purtroppo come il gabbiano jonathan livingston, se non va a sbattere contro la spiaggia con mille all'ora, non riuscira a capire che cosa puo fare, che cosa deve fare.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span lang="it-IT">Ed e brutto, veramente brutto, dover dire a gente ridotta cosi, “io te l'avevo detto”, non per sfotterla ma per farlo ragionare, fargli capire che si, avevamo ragione noi, e se non si cambia strada e modo di fare subito, sara ancora peggio. Perche c'è ancora chi crede che i dimostranti sono i cattivi e la polizia i buoni, e che l'incendio si fermera nella casa dell vicino...</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: x-small;"><br />
</span></div><div id="sdfootnote1"><div class="sdfootnote"><span style="font-size: x-small;"><a class="sdfootnotesym" href="http://www.blogger.com/post-create.g?blogID=228353916797463627#sdfootnote1anc" name="sdfootnote1sym">1</a>Una frase da notare, durante il “dibattito” di ieri nell parlamento, di G.Papandreu, ex primo ministro: “Dall tempo dell primo prestito (ndr: cioe meno di un anno fa) sembra che piu di 70 miliardi siano stati trafugati in svizzera ed altri paradisi fiscali” Cioè, traduco io, in meno di un anno, i ricchi di questo paese, hanno trafugato piu soldi che quelli che lo stesso paese ha preso in prestito dagli strozzini internazionali (1o prestito=63 miliardi), naturalmente senza pagare un centesimo di tasse. .Perche le tasse, ovviamente, sono solo per il popolo. </span></div></div><div id="sdfootnote2"><div class="sdfootnote"><span style="font-size: x-small;"><a class="sdfootnotesym" href="http://www.blogger.com/post-create.g?blogID=228353916797463627#sdfootnote2anc" name="sdfootnote2sym">2</a>Una tassa speciale sulla proprieta immobiliare va pagata con la bolletta della corrente elettrica. In grecia la piccola proprieta e molto diffusa, e generalmente quasi tutti hanno una casa “di famiglia”. L'idea della tassa sulla proprieta immobiliare non è, a se per se, unàidea cattiva se non fosse che e l'ennesima tassa imposta e che ormai, solo i ricchi hanno soldi per pagarla. Se non paghi la tassa, ti tagliano la luce, cosa che penalizza proprio i piu deboli come i pensionati etc. I lavoratori della compagnia eletrica hanno dichiarato che non taglieranno la corrente a nessuno, e quindi il tutto e passato come appalto a delle ditte private, molte delle quali, dopo aver ricevuto la “vistita di cortesia” di compagni ed altri (per esempio cittadini armati di fucili a Creta) hanno deciso che era meglio non proseguire. </span></div></div></div>ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-32711287369221494552011-10-31T19:26:00.000+02:002011-10-31T19:26:46.042+02:00Un breve riassunto dei fatti successi durante lo sciopero generale dell 19 e 20 Ottobre<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOgninMtHhRMX16RTURjtpiVcqVZRU3iklapGfFxJ1ld3jS3jj1Ul8trOm02Qnr7s80x_bqoEe5lke5c3PUFoCU59QECK7XpYAxrNHgMapE00GJ2tOCpYuxs3at9hywrThhkburJqyBw/s1600/1713527.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" ida="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOgninMtHhRMX16RTURjtpiVcqVZRU3iklapGfFxJ1ld3jS3jj1Ul8trOm02Qnr7s80x_bqoEe5lke5c3PUFoCU59QECK7XpYAxrNHgMapE00GJ2tOCpYuxs3at9hywrThhkburJqyBw/s320/1713527.jpg" width="312" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">membri del partito communista in coordinazione con la polizia</td></tr>
</tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il 19 e 20 ottobre in grecia era stato proclamato lo sciopero generale nelll quale hanno aderito tutte le organizzazioni sindacali dei lavoratori salariati dell settore pubblico, degli impiegati statali e pure dei proprietari di imprese e negozii di piccola e media grandezza, coon l eccezione dei lavoratori nell settore dei mezzi pubblici, per facilitare la partecipazione dei scioperanti alle manifestazioni di piazza, che ci sarrebero state in tutte le citta della Grecia.</span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E sono state (soppratutto quella dell 19) manifestazioni con una partecipazione mai vista prima. </span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Nella manifestazione dell 19 Ottobre, solo ad Atene, hanno partecipato sicuramente più di 200.000 persone, dai quali 50.000 circa nell corteo dell <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">PAME, organizzazione sindacale dell partito communista (KKE).</b></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le prime tensioni ci sono state davanti alla barriera di plexiglass (che ormai viene posta durante ogni manifestazione importante dalla polizia davanti all parlamento) con il getto di pietre, molotov e bombe carta contro i MAT, i reparti di polizia anti sommossa.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Questo, e stata la miccia che ha fatto esplodere la rabbia dei manifestanti dando inizio di scontri violenti con la polizia prima in piazza syntagma e dopo in tutta la zona circostante per più di 4 ore. Durante gli scontri, anche i manifestanti che non avevano una partecipazione attiva non solo non se ne andavano, ma rispondevano con cori di insulti ad ogni mossa della polizia. Tutto ciò, ha dato ai mass media ed a tutti i partiti politici un chiaro messagio che ormai nessuno e in grado di controllare il popolo indignato e pieno di rabbia.</span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E cosi, siamo arrivati alla manifestazione dell 20, davanti all parlamento durante la votazione delle nuove misure di austerità . E dato che ormai era chiaro che non esiste nessun modo per placare la rabbia dei manifestanti, rabbia che puo in ogni momento diventare incontrollabile ed esplodere tramite le azioni degli anarchici che funzionano da detonatore, e stato messo in moto il meccanismo di emergenza per garantire il buon funzionamento dell parlamento durante la votazione. Gruppi di membri dell KKE, armati di bastoni e caschi da motociclista, si sono schierati davanti all parlamento, con le spalle ai MAT e la faccia contro gli altri manifestati, bloccandogli il passo, e costi tuendo cosi, un cordone di protezione dell parlamento, sostituendo la polizia.</span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Dopo aver bloccato gli altri manifestanti naturalmente ci sono stati dei battibecchi e subito dopo i membri dell KKE hanno caricato i manifestanti, in un punto dove la strada e riazata da un lato, facendo molti feriti, trai quali un pensionato feritosi gravemente per la caduta da più di <metricconverter productid="3 m" w:st="on">3 m</metricconverter> di altezza. Questo è stato l’inizio di scontri per molte ore tra manifestanti (in grande parte anarchici) da una parte, e le forze dell KKE dall altra, le quali quando era ormai ovvio che non ce la faranno a resistere da sole, erano spallegiate dai MAT, con i quali si alternavano alle cariche contro i manifestanti, e dai motociclisti della polizia. Di fatto però, non sono riusciti a fare altro che rischiare la vita di migliaia di manifestanti, e di guidare alla morte un loro militante che e morto, secondo il comunicato medico, per via dell inalazione di gas nocivi che gli hanno fatto mancare il respiro.</span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Quest’ultimo fatto, ha dato lo spunto al partito communista, per dare inizio ad una campagnia di diffamazione dei manifestanti che lo hanno contrastato usando apellativi come ‘agenti provocatori della polizia’ oppure ‘fascisti’, nello stesso tempo che tutti i partiti parlamentari, dall estrema destra alla sinistra, davano pubblicamente i loro complimenti all KKE per l’azione svolta. Alla campagna hanno aderito anche gli altri partiti della sinistra, pure extraparlamentari, cercando di guadagnarsi un posto nell tavolo della grande sinistra che si illudono di poter creare, leccando i piedi dell KKE.</span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>E la spiegazione è semplice. Tutti questi communisti da salotto, che fanno campare i loro parti ti con i soldi dello stato, vedono che, non solo nessuno non gli da piu nessuna importanza, ma, che il pensiero libertario ed il nostro modo d’azione, diventa uno spunto per sempre più gente, che stima gli anarchici-libertari perche li vede all suo fianco per anni alle lotte sapendo che non sono interressati a seggi nell parlamento o ai posti amministrativi.</span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">membri del gruppo dei communsti libertari</span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">22-11-2011</span></span></span></div></div>ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-55042899127874596442011-09-27T13:32:00.000+03:002011-09-27T13:32:11.744+03:00tredici anni della rivista EUTOPIA<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <w:DontGrowAutofit/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:LatentStyles DefLockedState="false" LatentStyleCount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]> <style>
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<div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><span style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 15.0pt; line-height: 110%; text-effect: outline;">20 numeri sono pochi</span></div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><span style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 15.0pt; line-height: 110%; text-effect: outline;">Per dire quelo che vuoi</span></div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><span style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 15.0pt; line-height: 110%; text-effect: outline;">E per mettere in atto</span></div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><span style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 15.0pt; line-height: 110%; text-effect: outline;">Quello che dici</span></div><div class="ecxmsonormal"><span lang="IT" style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 11.0pt; mso-ansi-language: IT;">Eutopia<a href="" name="OLE_LINK6"></a><a href="" name="OLE_LINK5"><span style="mso-bookmark: OLE_LINK6;"> é </span></a>una rivista che da tredici anni propone il municipalismo libertario e la democrazia diretta.</span></div><div class="ecxmsonormal"><span lang="IT" style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 11.0pt; mso-ansi-language: IT;">Piu o meno fattibile, l’attuazione della ricostruzione sociale eutopica ritorna sempre piú urgentemente tramite la crisi sitematica e la nascita continua di nuovi esperimenti sociali. </span><span style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 11.0pt;">Questo é che ci fa credere<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che il pensiero eutopico deve oggi trovare nuovi modi di esprimersi e di mettere radici nella realta di ognigiorno.</span></div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><br />
</div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><strong><span style="color: #ec008b; font-family: Calibri; font-size: 22.0pt; line-height: 110%;">Evento</span></strong></div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><strong><span lang="IT" style="font-family: Calibri; font-size: 22.0pt; line-height: 110%; mso-ansi-language: IT;">Per i venti numeri di Eutopia</span></strong></div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><strong><span lang="IT" style="color: #ec008b; font-family: Calibri; font-size: 22.0pt; line-height: 110%; mso-ansi-language: IT;">Sabato 1 Ottobre</span></strong></div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><br />
</div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; text-align: justify; vertical-align: middle;"><span lang="IT" style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 16.5pt; line-height: 110%; mso-ansi-language: IT;">Al centro libertario Picrodafni</span></div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; text-align: justify; vertical-align: middle;"><span lang="IT" style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 16.5pt; line-height: 110%; mso-ansi-language: IT;">(Ag. Vassiliou e P.P.Germanou 22, Brachami- Vicino alla stazione della Metropolitana Ag.Dimitrios).</span></div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><br />
</div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><span lang="IT" style="color: #ec008b; font-family: Calibri; font-size: 15.0pt; line-height: 110%; mso-ansi-language: IT;">7:30:</span><i><span lang="IT" style="color: black; font-family: Arial; font-size: 15.0pt; line-height: 110%; mso-ansi-language: IT;"> </span></i><span lang="IT" style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 15.0pt; line-height: 110%; mso-ansi-language: IT;">Presentazione dell nuovo numero della rivista</span><i><span lang="IT" style="color: black; font-family: Arial; font-size: 15.0pt; line-height: 110%; mso-ansi-language: IT;"></span></i></div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><br />
</div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><span style="color: #ec008b; font-family: Calibri; font-size: 15.0pt; line-height: 110%;">8:00</span><span style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 15.0pt; line-height: 110%;">: Intervento dell compagno Davide Turcato sull<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>argomento: “Pensieri sconosciuti di Malatesta su argomenti con i quali siamo familiari”</span></div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><span lang="EN-US" style="color: #ec008b; font-family: Calibri; font-size: 15.0pt; line-height: 110%; mso-ansi-language: EN-US;"> </span></div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><span lang="IT" style="color: #ec008b; font-family: Calibri; font-size: 15.0pt; line-height: 110%; mso-ansi-language: IT;">9:00: </span><span lang="IT" style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 15.0pt; line-height: 110%; mso-ansi-language: IT;">Conversazione sull argomento della biblioteca eutopica e sull archivio digitale:che cosa é stato fatto, che cosa si puó fare ancora</span><i><span lang="IT" style="color: black; font-family: Arial; font-size: 15.0pt; line-height: 110%; mso-ansi-language: IT;"></span></i></div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><i><span lang="IT" style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 15.0pt; line-height: 110%; mso-ansi-language: IT;"> </span></i></div><div class="ecxmsonormal" style="line-height: 110%; vertical-align: middle;"><br />
</div><i><span lang="IT" style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 15.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: EL;">Dopo, la fine dell evento, funzionera anche il bar dell centro, per un contributo economico alla rivista</span></i><br />
<i><span lang="IT" style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 15pt;"> </span></i><i><span lang="IT" style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 15pt;"><a href="http://www.eutopia.gr/it/default.htm">http://www.eutopia.gr/it/default.htm</a> </span></i><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikHU8C72ttqcmWN74qUhvzAWsRnQixuzDtltqHV4Dz6Tjfmw2VHYN8Tt-NQYiheH9BUFPdaaEPb3R19awVRYk5djdcfBURu-bVXO-CkuqRdndhQOaZGKYYUFss0GBCBWZIaI95ONfZ0w/s1600/afisa+20-001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikHU8C72ttqcmWN74qUhvzAWsRnQixuzDtltqHV4Dz6Tjfmw2VHYN8Tt-NQYiheH9BUFPdaaEPb3R19awVRYk5djdcfBURu-bVXO-CkuqRdndhQOaZGKYYUFss0GBCBWZIaI95ONfZ0w/s320/afisa+20-001.jpg" width="227" /></a></div><br />
<i><span lang="IT" style="color: black; font-family: Calibri; font-size: 15pt;"><a href="http://www.eutopia.gr/it/default.htm">http://www.eutopia.gr/it/default.htm</a> </span></i></div>ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-16632030498818385052011-08-20T22:51:00.000+03:002011-08-20T22:51:12.256+03:00Di ritorno dalla Grecia<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><div class="node node-type-story" closure_uid_owa63y="145">(from "Umanita Nova", n.24 anno 91)</div><div class="node node-type-story" closure_uid_owa63y="145"><a href="http://www.umanitanova.org/n-24-anno-91/di-ritorno-dalla-grecia">http://www.umanitanova.org/n-24-anno-91/di-ritorno-dalla-grecia</a></div><div class="node node-type-story" closure_uid_owa63y="145"> </div><div class="node node-type-story" closure_uid_owa63y="145"><span style="font-size: large;"><strong closure_uid_owa63y="136">Il movimento anarchico ad Atene</strong><br />
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<img alt="" src="http://www.umanitanova.org/sites/default/files/polgrecia.jpg" style="float: right; height: 151px; margin: 4px; width: 323px;" />Quindici giorni ad Atene, tra i due grandi scioperi generali (11 maggio e 15 giugno) a cui è seguita una violenta repressione da parte della polizia, non sono sicuramente sufficienti per avere un quadro preciso di quello che è il movimento anarchico greco, considerando inoltre la particolare situazione che il paese sta attraversando.<br />
Quello che si può dire con certezza è che si tratta di un movimento in fermento e pieno di energia, consistente e giovane. Se le scritte sui muri di una città possono considerarsi espressione di ciò che di più vero e vivo accade nel ventre pulsante di una società, ebbene, Atene è tappezzata dal centro alle periferie di graffiti firmati con una “A cerchiata”. Nella capitale si trovano, per ovvie questioni demografiche – qui vivono 4 degli 11 milioni di persone che abitano il paese – tutte le varie espressioni dell’anarchismo greco.<br />
Nel periodo che abbiamo passato nel paese abbiamo incontrato alcuni compagni del Gruppo dei Comunisti Libertari (eleftheriakoi-it.blogspot.com), che stanno portando avanti una delle esperienze più interessanti: le Comunità Locali di Lotta. Dal 2004 organizzano assemblee aperte con cadenza settimanale, in dieci delle municipalità in cui è suddivisa amministrativamente la metropoli, assemblee a cui sono invitati tutti i cittadini per discutere e cercare soluzioni ai problemi del quartiere.<br />
Le assemblee seguono un metodo libertario e le proposte vanno nella stessa direzione. Tra le altre, abbiamo preso parte alla riunione nella municipalità di Agia Paraskevi, nella periferia nord-ovest di Atene.<br />
L’incontro è molto partecipato, soprattutto da giovani; ci raccontano che qualche anno fa sono riusciti ad impedire la realizzazione di una strada nella parte collinare del quartiere, voluta dall’amministrazione per scopi meramente speculativi, riuscendo a convogliare su questo problema l’attenzione di tutti gli abitanti del luogo; all’ordine del giorno dell’assemblea a cui abbiamo partecipato c’era invece l’imminente chiusura degli asili materni per mancanza di fondi statali e il problema delle ronde organizzate dai neofascisti a caccia di immigrati.<br />
Il lavoro sul territorio e l’apertura verso tutte le realtà che sono radicate sul territorio sono una priorità per gli anarchici greci e sotto questo punto di vista l’assenza di un passato e di una tradizione consolidati pare essere un vantaggio, poiché permette loro una libertà e flessibilità di organizzazione che forse non sarebbe possibile altrimenti. Le attività che svolgono sono diverse, dalla creazione di centri libertari, in cui prendono vita piccole biblioteche e archivi, all’occupazione di luoghi di proprietà statale, lasciati in abbandono, che vengono sistemati e resi pubblici nel senso pieno della parola, recuperando spazi per l’incontro o per dare vita a realtà alternative risolutrici di problemi concreti.<br />
Nella municipalità di Agios Dimitrios, periferia sud di Atene, il parco Asyrmatos (asyrmatos.espivblogs.net) è stato creato occupando il sito, ormai in disuso, in cui erano collocate le antenne radio per l’aeroporto, trasformato nel tempo in una discarica e parcheggio per i camion della nettezza urbana.<br />
Oggi è il centro di aggregazione del quartiere, dove si svolgono eventi culturali e ricreativi, si coltivano ortaggi e frutta, e in cui i bambini possono giocare. Il parco di Agros (eleftherosagros.blogspot.com), alla periferia ovest, occupa invece la porzione di un immenso parco cittadino lasciato al degrado, e porta avanti un progetto legato alla coltura di vegetali con semenze non transgeniche e attraverso metodi di coltivazione tradizionale.<br />
La parte numericamente più consistente del movimento è quella cosiddetta insurrezionalista, che raggruppa la maggior parte dei giovani al di sotto dei 25 anni; l’episodio fondamentale che ha segnato un aumento di partecipazione giovanile al movimento è stato l’assassinio di Alexandros Grigoropoulos nel 2008: da quel momento si sono susseguite azioni dimostrative forti e risposte anche violente alla violenza dei fascisti e della polizia.<br />
Ci sembra importante sottolineare che l’unica forza politica extraparlamentare che ha degli effetti positivi e tangibili nella realtà in cui opera è quella anarchica, in cui confluiscono le esperienze più diversificate. Oltre ai gruppi politici propriamente detti, ci sono ad esempio gli squats, che rivestono un ruolo molto importante per contrastare l’azione dei fascisti e il dilagare di sentimenti xenofobi; qui si organizzano inoltre le tipografie per la stampa di manifesti e volantini politici.<br />
Tutte le realtà, pur avendo approcci e metodi differenti, sono in contatto tra loro, hanno un luogo comune in cui posso ritrovarsi: ogni mercoledì c’è un’assemblea al Politecnico in Exarcheia (l’università gode di un regime legislativo particolare, per cui gli edifici universitari costituiscono uno spazio che non potrebbe essere violato, nemmeno dalla polizia). La rete che formano appare come una sorta di federazione, non istituzionalizzata, non dichiarata, ma che di fatto si comporta come tale, cosciente del fatto che ogni contributo è fondamentale per il cammino dell’anarchia.<br />
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Ica</span></div></div>ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-89387276418281372082011-07-07T16:00:00.000+03:002011-07-07T16:00:22.973+03:00Prove pratiche di lotta e resistenza in Val Susa. Il NO alla TAV è sempre più forte<div class="post-408 post type-post status-publish format-standard hentry category-1 category-comunicati-stampa tag-chiomonte tag-maddalena tag-no-tav tag-partigiani tag-sara-dura tag-val-susa" id="post-408"> <a href="http://bagcarrara.files.wordpress.com/2011/07/1a.jpg"><img alt="" class="alignright size-medium wp-image-409" height="400" src="http://bagcarrara.files.wordpress.com/2011/07/1a.jpg?w=251&h=300" title="1a" width="334" /></a><small class="date"><span class="date_day"> </span></small></div><div class="post-408 post type-post status-publish format-standard hentry category-1 category-comunicati-stampa tag-chiomonte tag-maddalena tag-no-tav tag-partigiani tag-sara-dura tag-val-susa" id="post-408"><small class="date"><span class="date_day"> </span></small></div><span style="font-size: large;">(from: http://bagcarrara.wordpress.com/)</span><div class="post-408 post type-post status-publish format-standard hentry category-1 category-comunicati-stampa tag-chiomonte tag-maddalena tag-no-tav tag-partigiani tag-sara-dura tag-val-susa" id="post-408"><span style="font-size: large;"><span class="date_day"> </span></span></div><div class="post-408 post type-post status-publish format-standard hentry category-1 category-comunicati-stampa tag-chiomonte tag-maddalena tag-no-tav tag-partigiani tag-sara-dura tag-val-susa" id="post-408"><span style="font-size: large;"><span class="date_day">6</span> <span class="date_month">07</span> <span class="date_year">2011</span> </span> <div class="entry"> <div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">La manifestazione del 3 luglio è stata una grande dimostrazione della capacità di lotta, di autoorganizzazione e di convivenza di modi diversi per raggiungere un unico scopo comune: far capire che in Val Susa “<strong>sarà düra</strong>”. 70.000 persone da tutta Italia nel corteo che ha sfilato da Exilles a Chiomonte per ribadire che questo progetto non lo vogliamo veder realizzato!<a href="http://bagcarrara.files.wordpress.com/2011/07/1a.jpg"></a></span></div><span style="font-size: large;">Le vie da seguire sono state molteplici e varie in questi anni e così continuano ad essere: accanto alla strada istituzionale dei sindaci della Val Susa, c’è la strada del dissenso pacifico e la strada dell’azione diretta. Tutti metodi in egual modo importanti, portati avanti da gruppi di persone che si rispettano e collaborano. Non c’è, come vogliono far intendere i media, un comitato NOTAV buono, che sfila pacificamente, ed uno cattivo, detestato e isolato dal primo, che tenta di riprendersi luoghi sgomberati con la forza dalla polizia e non ci sono violenza gratuita e atti di terrorismo da parte di nessun manifestante.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ci sono modi diversi per portare avanti una lotta e domenica scorsa questo è stato ben evidente ed è stato altrettanto evidente che, se c’è una parte violenta, quella è rappresentata dalle forze del dis-ordine, che continuano con abusi e soprusi (vedi <a href="http://www.youtube.com/watch?v=K1IBGjx5Y8E&feature=youtu.be">http://www.youtube.com/watch?v=K1IBGjx5Y8E&feature=youtu.be</a>) e mettono in atto sistematicamente pratiche di tortura sui manifestanti (vedi la dichiarazione del bolognese Fabiano Di Berardino, attivista del TPO su <a href="http://www.zic.it/val-di-susa-tpo-picchiato-e-torturato-per-ore-dalle-forze-dellordine/">http://www.zic.it/val-di-susa-tpo-picchiato-e-torturato-per-ore-dalle-forze-dellordine/</a>).</span><br />
<span style="font-size: large;">Un unico fronte, al suo interno diversificato ma solidale, perché, mentre quelli che tentavano di riprendere la Libera Repubblica della Maddalena subivano tra i boschi, per 6 ore, un pesante attacco a colpi di lacrimogeni sparati ad altezza uomo dalla polizia, e davanti alla centrale idroelettrica si facevano azioni di disturbo, quelli che avevano partecipato al corteo rimanevano lungo le strade a dimostrare il loro appoggio attraverso la presenza.</span><br />
<span style="font-size: large;">La mobilitazione non è finita, sono in previsione nuove manifestazioni a cui aderire http://www.notavtorino.org/<a href="http://bagcarrara.files.wordpress.com/2011/07/18.jpg"></a></span><br />
<div style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><strong>Solidarietà ai compagni arrestati </strong></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><strong>Solidarietà ai partigiani della Libera Repubblica della Maddalena</strong></span></div></div></div>ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-87644591125346863772011-07-06T20:42:00.002+03:002011-07-06T20:44:20.989+03:00Val di Susa, Tpo: “Picchiato e torturato per ore dalle forze dell’ordine”<a href="http://www.zic.it/val-di-susa-tpo-picchiato-e-torturato-per-ore-dalle-forze-dellordine/">http://www.zic.it/val-di-susa-tpo-picchiato-e-torturato-per-ore-dalle-forze-dellordine/</a><br />
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Testimonianza diretta di Fabiano Di Berardino, bolognese e attivista del TPO, ricoverato presso il reparto di Traumatologia dell’ospedale CTO di Torino, che racconta l’inaudita serie di violenze subite dalla Polizia all’interno del cantiere bunker della Maddalena, dopo essere stato fermato durante la manifestazione NO TAV del 3 luglio 2011 in Val di Susa.<br />
<br />
“Mi hanno portato in uno stanzino dove mi hanno sputato addosso e picchiato ripetutamente e a turno con manganelli, calci e pugni. Mi hanno rotto il naso con un tubo di ferro e mi hanno spostato volontariamente sotto al sole, ferito e sanguinante per ore”.<br />
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> Guarda il video:<br />
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<object style="height: 390px; width: 640px;"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/ZDy8M8hS3Cg?version=3"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowScriptAccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/ZDy8M8hS3Cg?version=3" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true" allowScriptAccess="always" width="640" height="390"></object>ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-78864960921143596222011-05-26T15:57:00.000+03:002011-05-26T15:57:08.098+03:0011 maggio: violenta repressione poliziesca contro il movimento sociale in Grecia Solidarietà dall’Internazionale di Federazioni Anarchiche11 maggio: violenta repressione poliziesca contro il movimento sociale in Grecia<br />
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Solidarietà dall’Internazionale di Federazioni Anarchiche<br />
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L’11 maggio, un appello allo sciopero generale è stato lanciato in Grecia. Da questo sono nate manifestazioni in tutto il paese, brutalmente represse ad Atene. Questo grave attacco poliziesco arriva in un clima di forte tensione: denunce di militanti, attacchi fascisti a spazi occupati e a migranti. Fin dall’inizio della manifestazione, che vedeva uniti decine di migliaia di partecipanti, la polizia ha attaccato violentemente lo spezzone libertario e quello dei sindacati di base. Molti sono stati i feriti e decine gli arrestati. Un manifestante è tra la vita e la morte per le percosse subite. Il governo greco è accusato dai manifestanti di tentativo di omicidio.<br />
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L’Internazionale di Federazioni Anarchiche sostiene i manifestanti, i movimenti sociali e i gruppi anarchici nelle lotte contro le misure di regressione sociale imposte dal governo greco e dal FMI.<br />
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Condanniamo la repressione poliziesca e la violenza dello Stato. Appoggiamo il movimento anarchico greco e le lotte popolari che, in Grecia come in altri paesi, quotidianamente costruiscono le nuove forme di resistenza e di alternativa sociale.<br />
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CRIFA di Reggio Emilia 22-5-2011ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-11727953868969065892011-05-18T19:54:00.000+03:002011-05-18T19:54:47.848+03:00Grecia: urgente chiamata di solidarietà internazionale!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><o:smarttagtype name="PersonName" namespaceuri="urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags"></o:smarttagtype><o:smarttagtype name="place" namespaceuri="urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags"></o:smarttagtype><o:smarttagtype name="country-region" namespaceuri="urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags"></o:smarttagtype><style>
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<div class="MsoNormal"><b><span lang="IT" style="font-family: Calibri; font-size: 14pt;"></span></b><span lang="IT" style="font-family: Calibri;"><br />
</span><span lang="IT" style="font-family: Calibri;"><br />
Compagni e compagne,<br />
Il fine di questo messaggio è quello di informarvi brevemente su quanto sta succedendo negli ultimi giorni nel nostro paese e di fare appello per la solidarietà di tutti gli anarchici sparsi per il mondo.<br />
La Grecia si trova ora in un punto di svolta, e molti e cambiamenti critici si stanno verificando, sia sul piano sociale, che politico ed economico. La disintegrazione e la dissoluzione del modello di potere e sfruttamento dominante -fino ad oggi- è più che evidente, e questo è ciò che viene chiamato ora generalmente “crisi”. Ciò che stiamo viviamo ora è il fallimento totale di un sistema che, non potendo più garantire il consenso sociale si impegna in un atacco incondizionato e senza alcun pretesto, in tutti i fronti.<br />
In un primo tempo, all inizio di questa condizione che viene chiamata “crisi”, l'attacco si è manifestato in termini materiali.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="font-family: Calibri;">Con la svalutazione dell lavoro, la diminuzione orizzontale dei salarii, la “flessibilizzazione” delle condizioni dell lavoro, l'istituzionalizzazione della precarieta, l'aumento dell prezzo dei beni e delle bollette , il rialzo delle tasse ed il taglio dei benefici dell welfare state di questo paese. Allo stesso tempo hanno avuto inizio la svendita di beni pubblici ad “imprenditori privati”, la presenza di polizia in continuo aumento e diffuzione per le strade, le aste vendite giudiziarie <i>[vendite giudiziarie</i> <i>di proprieta confiscate per debiti, n.d.t.]</i>, l'aumento della disoccupazione, ..... In parallello con tutto cio e stata sferrata una campagna propagandistica senza precendenti. Con un ritmo incessante di catastrofologia, di pubblicazione (tramite i mass media controllati dallo stato e dal capitale) di scenari di distruzione e di produzione di date-punti di riferimento di carattere apocalittico dell tipo: “se <st1:personname productid="la Troica" w:st="on">la Troica</st1:personname> <i>[i tre delegati dell Fondo Monetario Internazionale, Unione Europea e Governo, n.d.t. ]</i> non approva la prossima rata di prestiti, cadremo a pezzi...”.<br />
Con tutto ciò, il meccanismo comunicativo del potere riesce ad intorbidare continuamente le acque ed a mantenere uno stato di terrore, assicurandosi così la paralisi della società via estorsione.<br />
A dispetto di tutto questo, la resistenza non si è mai fermata, almeno per una parte della società greca e per il proletariato. Sporadicamente, vengono proclamati scioperi generali che vengono sostenuti in un diverso grado da persone che resistono attivamente ed esprimono la loro volontà di combattere contro le condizioni imposte dallo stato e dal capitale.<br />
Nello sciopero generale dell'11 Maggio ad Atene, per una volta ancora, migliaia di manifestanti sono scesi per strada e hanno gridato la loro opposizione alla nuove misure “anti-sociali” del governo greco, le quali incidono negativamente sui lavoratori e sulla popolazione in generale. Durante la manifestazione, mentre una gran parte del corteo era già passato davanti al parlamento e si stava avviando verso una fine della manifestazione, la polizia <i>[le forze anti sommossa, n.d.t.]</i> ha attaccato ferocemente e senza alcuna provocazione i blocchi dove si trovavano i dimostranti più radicali -anarchici, anti-autoritari, assemblee di quartiere, unioni sindacali, sinistra extra-parlamentare-, picchiandoli in una maniera così selvaggia che non trova precedenti e sparando contro di loro centinaia di lacrimogeni, fino a quando tutti i block erano stati dispersi. In seguito a questo attacco più di 100 dimostranti sono stati portati in ospedale per ferite causate dalla violenza della polizia e molti di questi sono stati sottoposti a interventi chirurgici.<br />
Il compagno Yannis è il manifestante che si trova nella situazione di salute peggiore. Dopo aver subito, durante la manifestazione, un attacco potenzialmente omicida da parte della polizia, il quale gli ha causato serie ferite alla testa, fu trasportato in ospedale in una condizione - secondo il rapporto medico rilasciato più tardi - clinicamente definita “ante-mortem”. Dopo che i medici si sono accertati dell'ampiezza dell'emorragia cerebrale interna, è stato immediatamente sottoposto a piu interventi chirurgici, e si trova ora nel reparto di terapia intensiva, sotto respirazione meccanica. La sua situazione rimane critica, ma stabile, senza avere tuttavia scampato ancora del tutto il pericolo di vita o della salute.<br />
E ormai ovvio, che questi attachi omicidi contro i manifestanti di Mercoledi hanno un unico scopo: L’intimidazione dell popolo e di tutti quanti resistono agli attachi dell potere, statale e capitalista. E stato un atto di punizione esemplare che aveva come obbietivo la sottomissione della gente, e dava l’impressione di mandare un messagio: rimanete a casa e state buoni e disciplinati.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="font-family: Calibri;">Nell quadro generale di questo processo, il dominio mobilita sempre più spesso negli ultimi tempi, i gruppi di estrema destra e/o i igruppi fascisti e paramilitari con i quali ha piu o meno rapporti e legami. Prendendo spunto dall’ assassinio a sangue freddo di un abitante nell centro di Atene a scopo di rapina, per la quale sono stati ritenuti responsabili degli immigrati, è iniziata una caccia all immigrato senza precedenti. Gruppi più o meno organizzati di fascisti, razzisti ed elementi di estrema destra hanno trovato l’occasione giusta per raccogliersi ogni sera ed attacare immigrati, ferendo molti di loro; sembra tralaltro, che l’assasinio di un immigrato sia opera loro. Nello stesso tempo, i neo-nazi assieme alla polizia attaccano anche i centri sociali occupati nell centro di Atene, spingendo i compagni in una situazione di continua difesa con pericolo costante della propria vita, contro la brutalita della polizia e la barbaria fascista.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="font-family: Calibri;">Il fatto che ci troviamo in una situazione critica e ovvio. Nell momento stesso che la societa e vittima di un attacco senza precedenti in termini materiali, le sue parti piu radicali, e tra di loro gli anarchici come componente piu importane, si trovano nell mirino (e questa volta letteralmente, se si puo giudicare dalla loro furia assassina) della polizia e dei fascisti.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><b><span lang="IT" style="font-family: Calibri; font-size: 14pt;">Perciò, facciamo questo appello urgente alla solidarietà internazionale!<br />
</span></b><span lang="IT" style="font-family: Calibri;">La solidarieta e sempre stato uno dei valori principali degli anarchici. In questa ci siamo basati sempre per sostenere le nostre lotte e per contrastare le logiche dell’isolazione e di allontanamento che promuove il dominio statale e la condizione di personalizzazione e di distruzione della colettività, promossa dall capitalismo.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="font-family: Calibri;">In questo momento che la società ed il proletariato sono soggetti ad una pressione dell genere, con un peggioramento mai visto prima delle condizioni di vita; in questo momento che noi anarchici siamo sottoposti ad una reppressione che prende ormai la forma degli attentati all omicidio; in questo momento che l’area politica anarchica si trova nell mirino della violenza dello stato e della minaccia dell fascismo, in questo momento abbiamo bisogno di vedere i nostri compagni in tutto il mondo di scuotersi, mettersi in azione e esprimere la loro solidarietà alla nostra lotta.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="font-family: Calibri;">Con manifestazioni, dimostrazioni, proteste, con scritti, parole e fatti, con ogni modo i compagni trovavo idoneo. Qualunque espressione della solidarietà rivoluzionaria che solo gli anarchici sanno e vogliono esprimere, ci sollevera il morale e ci dara forza nella nostra lotta.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="font-family: Calibri;">Con un saluto anarchico<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><b><i><span lang="EN-US" style="font-family: Calibri; font-size: 14pt;">Gruppo comunisti libertari</span></i></b><span lang="EN-US" style="font-family: Calibri;"> (atene)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><b><i><span lang="EN-US" style="font-family: Calibri; font-size: 14pt;">Rivista eutopia</span></i></b><span lang="EN-US" style="font-family: Calibri;">.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span lang="EN-US" style="font-family: Calibri;">See also the following internet links:<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span lang="EN-GB" style="font-family: Calibri;"><a href="http://en.contrainfo.espiv.net/">http://en.contrainfo.espiv.net/</a></span><span lang="EN-US" style="font-family: Calibri;"> additional information about recent events in <st1:country-region w:st="on"><st1:place w:st="on">Greece</st1:place></st1:country-region><o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span lang="EN-GB" style="font-family: Calibri;"><a href="http://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1288989"><span lang="EN-US">http</span>://<span lang="EN-US">athens</span>.<span lang="EN-US">indymedia</span>.<span lang="EN-US">org</span>/<span lang="EN-US">front</span>.<span lang="EN-US">php</span>3?<span lang="EN-US">lang</span>=<span lang="EN-US">el</span>&<span lang="EN-US">article</span>_<span lang="EN-US">id</span>=1288989</a> video</span><span lang="EN-US" style="font-family: Calibri;">:</span><span lang="EN-GB" style="font-family: Calibri;"> police</span><span lang="EN-US" style="font-family: Calibri;"> attacks the demonstration</span><span lang="EN-GB" style="font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span lang="EN-GB" style="font-family: Calibri;"><a href="http://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1290982">http://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1290982</a> video: fascists and police</span><span lang="EN-US" style="font-family: Calibri;"> in co-operation attack immigrants<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span lang="EN-GB" style="font-family: Calibri;"><a href="http://www.demotix.com/photo/688561/demonstration-stabbed-greek-turns-riots-and-racist-acts">http://www.demotix.com/photo/688561/demonstration-stabbed-greek-turns-riots-and-racist-acts</a> photos: nazis attack immigrants<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span lang="EN-GB" style="font-family: Calibri;"><a href="http://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1288923">http://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1288923</a> photos: police</span><span lang="EN-US" style="font-family: Calibri;"> attacks the demonstration</span><span lang="EN-GB" style="font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span lang="EN-GB" style="font-family: Calibri;"><a href="http://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1289018">http://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1289018</a> photos: police</span><span lang="EN-US" style="font-family: Calibri;"> attacks the demonstration</span><span lang="EN-GB" style="font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span lang="EN-GB" style="font-family: Calibri;"><a href="http://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1289114">http://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1289114</a> </span><span lang="EN-US" style="font-family: Calibri;">photos</span><span lang="EN-GB" style="font-family: Calibri;">: police</span><span lang="EN-US" style="font-family: Calibri;"> attacks the demonstration</span><span lang="EN-GB" style="font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></div></div>ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-35986648302748509792011-05-16T13:55:00.001+03:002011-05-17T08:42:22.253+03:00Notizie dalla grecia....<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><div class="ecxmsonormal"><a href="http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=228353916797463627&postID=3598664830274850979" name="OLE_LINK2"></a><a href="http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=228353916797463627&postID=3598664830274850979" name="OLE_LINK1"><span lang="IT"></span></a></div><div class="ecxmsonormal"><br />
</div><div class="ecxmsonormal"><span lang="IT">Per Mercoledi 11 Maggio, era stato proclamato dalle federazioni dei sindacati dell settore pubblico e privato lo sciopero generale.</span></div><div class="ecxmsonormal"><span lang="IT">Il giorno prima, la grecia è stata sconvolta da un caso di violenza non solo per il fatto stesso (l'ennesimo omicidio nell centro storico di atene, zona degradata, con livelli di criminalita altissimi e con una percentuale molto alta di abitanti extracomunitari, dove negli ultimi tempi la destra nazionalista e fascista fa continuamente riferimento) ma anche per i dettagli dell'assasinio: la vittima, Manolis Kantaris, un uomo di 44 anni, e stato pugnalato ripetutamente da tre persone di colore, per rubargli una videocamera che era andato a prendere prima di portare all ospedale sua moglie, che stava per partorire. La dimostrazione di protesta per il degrado continuo dell quartiere, organizzata sull momento dagli abitanti della zona, è subito degenerata in una caccia all imigrato, grazie alla presenza massicia di elementi di estrema destra (soppratutto naziskin dell gruppo Chrysi Avgi) , e in seguito, in attachi a due Centri sociali occupati che si trovano nelle vicinanze (Villa Amalias e Skaramanga), con l appogio attivo delle forze antisomossa della polizia.</span></div><div class="ecxmsonormal"><span lang="IT">Dopo ventiquattro ore di violenza, scontri e tensione, la mattina dell Mercoledi, la situazione era gia sull punto di esplodere. Dopo la fine della manifestazione ad Atene (nella quale la partecipazione era molto minore delle aspettative, e durante la quale non erano mancati gli scontri con la polizia, con centinaia di feriti), le forze antisommossa della polizia (MAT) attaccano un gruppo di manifestanti rimasto indietro, in modo brutale. Tra i feriti, Yannis Kafkas</span><a href="http://www.blogger.com/post-create.g?blogID=228353916797463627#_edn1" name="_ednref1" style="mso-endnote-id: edn1;" title=""><span class="MsoEndnoteReference"><span lang="IT"><span class="MsoEndnoteReference"><span lang="IT" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt;">[1]</span></span></span></span></a><span lang="IT">, 31 anni, riesce ad allontanarsi a piedi ma dopo un poco crolla, e viene trasportato nell ospedale di turno, dove si rivela la sua vera situazione: emorragia cerebrale. Dopo quattro interventi chirurgici, i dottori che lo hanno operato, danno una conferenza stampa nella quale dichiarano che da le lesioni riportate, il ferito, deve essere stato colpito con ‘ferocia mai vista prima’.La sua situazione, al momento che vengono scritte queste righe, rimane stabile ma critica. Fuori dall’ospedale dove è ricoverato, intanto, si raccolgono molti dimostranti solidali a Yannis e a gli altri feriti che arrivano continuamente, i quali riescono ad allontanare gli agenti di polizia che cercano di avvicinarsi ai feriti. Tra di loro, anche il rinomato direttore della stazione di polizia di Nikaia, il quale, appena riconosciuto riceve un ‘trattamento speciale’ e riesce appena appena a scappare.</span></div><div class="ecxmsonormal"><span lang="IT">Gli attacchi dei fascisti contro gli immigrati, intanto, malgrado la reazione dei compagni, continuano per secondo giorno. Mercoledi sera, un immigrato 21enne, originario dell banglandesh, viene assasinato a meta strada da due sconosciuti in motorino, i quali, secondo i testimoni, si sono fermati appena lo hanno visto, lo hanno accoltellato e poi sono subito ripartiti, parlando tra di loro in greco. A Rentis, quartiere di periferia, vengono gettate delle molotov contro una casa nella quale abitano immigrati asiatici. Villa Amalias e Skaramanga vengono di nuovo attacate, con un azione combinata di squadre antissomossa della polizia e di gruppi di fascisti, pero vengono di nuovo respinti.</span></div><div class="ecxmsonormal"><span lang="IT">La stessa situazione anche il Giovedi, che pero si fa vedere la reazione degli immigrati che si organizzano in certi punti in gruppi di difesa e rispondono ai colpi. Il mumero ufficiale dei feriti dagli attacchi dei fascisti dato dall pronto soccorso, è ,secondo indymedia .athens, di 17 feriti, dai quali 12 accoltellati.</span></div><div class="ecxmsonormal"><span lang="IT">Giovedi mattina e stato occupato un' edificio universitario nell centro di atene, il quale resta finora occupato, da compagni di varii gruppi. Giovedi sera, ci sono state varie dimostrazioni contro la violenza della polizia e della reppressione, in tutta grecia, e di nuovo scontri con i fascisti, in tutta atene. </span></div><div class="ecxmsonormal"><span lang="IT">Si parla di piu di 100 persone fermate e/o arrestate durante gli ultimi 2 giorni. </span></div><div class="ecxmsonormal"><span lang="IT">Casino anche in parlamento, dove un deputato di sinistra (Lafasanis, una persona generalmente seria) ha detto che “questo e un governo di assasini”, ed il ministro della difesa, Beglitis gli a risposto che sta istigando alla violenza, sperando di ripetere il Dicembre dell 2008</span></div><div class="ecxmsonormal"><br />
</div><div class="ecxmsonormal"><br />
</div><br />
<div class="MsoNormal"><br />
</div><div style="mso-element: endnote-list;"><br />
<hr align="left" size="1" width="33%" /><div id="edn1" style="mso-element: endnote;"><div class="ecxmsonormal"><a href="http://www.blogger.com/post-create.g?blogID=228353916797463627#_ednref1" name="_edn1" style="mso-endnote-id: edn1;" title=""><span class="MsoEndnoteReference"><span class="MsoEndnoteReference"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt;">[1]</span></span></span></a> <span lang="IT">Yannis Kafkas, il ragazzo che e stato ferito gravemente dalla polizia, in un primo momento era stata diffusa la notizia che apparteneva all gruppo N.A.R (nuova corrente di sinistra, un gruppo communista). In realta, Yannis partecipa a una delle "assemblee di base di quartiere" che sono nate dopo il Dicembre dell 2008, la <b>"assemblea di resistenza e solidarieta di Kypseli e Patissia"</b>. Il gruppo dei dimostranti rimasto indietro nell quale si trovava, era costituito quasi interamente da gente che fa parte a queste assemblee di quartiere, e dall sindacato dei cuochi e lavoratori in ristoranti (un sindacato di base nuovo, con caratteristiche libertarie).<br />
questi gruppi, gli ultimi tempi, vengono presi di mira dalla polizia sempre piu spesso, durante le manifestazioni.</span></div><div class="MsoEndnoteText"><br />
</div></div></div></div>ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-60282591400051541422011-03-02T15:10:00.002+02:002011-03-02T15:11:56.935+02:00LIBIA: UNA GUERRA DEL PETROLIO TRA ENI E BP?<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><div class="sopra"><div class="titolo"><br />
</div><div class="piccolo"><span style="font-size: large;">Di <a href="http://www.comidad.org/dblog/autori.asp?chi=comidad">comidad</a> </span></div><div class="piccolo"><span style="font-size: large;">L'articolo si puo trovare tradotto in greco <a href="http://eleftheriakoi.blogspot.com/2011/03/blog-post.html">qui</a></span> </div><div class="piccolo"><br />
</div><div class="piccolo"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div></div><div class="giustificato"><span style="font-size: small;"> Ci sono vari elementi che consiglierebbero di valutare con molta cautela le attuali "notizie" riguardanti la Libia. A differenza dell'Egitto, la Libia non ha masse di disperati urbani, in parte perché il regime ha adottato un sistema paternalistico/assistenziale che evita gravi forme di miseria, ed in parte perché mancano proprio le masse, dato che si sta parlando di un Paese spopolato, in cui anche la cifra ufficiale di quattro milioni di abitanti risulta da stime demografiche piuttosto gonfiate per ciò che concerne le zone desertiche. C'è anche da considerare che i milioni di manifestanti visti al Cairo si avvalevano della benevola neutralità dell'esercito, mentre le poche migliaia (?) di pacifici manifestanti libici, secondo i media si sarebbero trovati addirittura sotto bombardamenti aerei e di razzi: un particolare che risulta alquanto irrealistico, e non perché il regime non sarebbe capace di tanto, ma perché solo una rivolta armata - molto bene armata - potrebbe reggere a lungo ad un tale tipo di trattamento. Quindi, più che di una rivolta si tratterebbe di un golpe, e con tanto di agganci in settori del regime libico. "Dittatore" è una di quelle parole in grado di mandare completamente in vacanza il senso critico dell'opinione pubblica "occidentale", ed ecco perché la narrazione mediatica di una rivolta popolare spontanea, che però si dimostra capace di occupare un'intera città come Bengasi, non ha suscitato sinora dubbi e perplessità.<a name='more'></a><br />
Durante il natale del 1989 i media ci narrarono una "rivolta" rumena contro il dittatore Ceausescu con ventimila morti, ma poi si rivelò tutto falso, ovviamente a distanza di mesi, quando la notizia aveva perso centralità. <br />
Un altro "dettaglio" di cui tenere conto riguarda il business del petrolio libico, un business di tale entità da aver comportato mezzo secolo di guerra senza esclusione di colpi tra l'ENI da un parte e le multinazionali anglo-americane dall'altra, in particolare la BP. Persino il colpo di Stato di Gheddafi contro il re Idris, considerato un fantoccio dell'Italia, fu sicuramente favorito dalle multinazionali anglo-americane, anche se in pochi anni l'ENI recuperò in Libia il terreno perduto. Che l'attuale "rivolta" libica possa costituire un ennesimo capitolo di questa guerra del petrolio non è un'ipotesi da scartare, poiché la notizia concreta di queste ore è proprio che l'ENI sta rischiando di perdere la sua principale fonte di petrolio: la Libia, appunto. <br />
Come è stato già ricordato da alcuni in questi giorni, la Libia stessa è un'invenzione del colonialismo italiano. Nel 1911 l'allora Presidente del Consiglio, il liberale Giolitti, dichiarò guerra all'Impero Ottomano per strappargli due province nordafricane, la Tripolitania e la Cirenaica, che furono riunite a forza sotto il nome di "Libia", un termine dalle suggestive reminiscenze imperiali romane. Il fomentare la tensione etnico-tribale tra le diverse popolazioni costituì anche uno degli strumenti di dominio del colonialismo italiano, la cui spietata brutalità è stata ampiamente documentata. <br />
Non si può quindi escludere che la rivalità etnica sia ancora la leva con cui altre potenze coloniali oggi stiano cercando di destabilizzare il regime di Gheddafi, magari prospettando ai vari capi tribali la possibilità di cogestire il business del petrolio con le multinazionali anglo-americane. In tal caso l'afganizzazione della Libia costituirebbe un esito molto probabile, e del resto ogni aggressione coloniale, ed ogni resistenza ad essa, implicano inevitabilmente anche fenomeni di guerra civile. La cosiddetta "superpotenza" statunitense ha sempre mostrato limiti molto evidenti, ma il suo vero e duraturo punto di forza è dato dal costituire un punto di riferimento ed un alleato per i gruppi reazionari ed affaristici di tutto il mondo. <br />
In questo periodo i media tendono anche a sopravvalutare l'effetto della destabilizzazione libica sui flussi migratori verso l'Italia. Le barche cariche di immigrati non costituiscono però il canale principale del traffico della migrazione clandestina, in quanto rappresentano soltanto un atroce diversivo per distogliere l'attenzione dalle vere porte d'ingresso di questo traffico, che sono le banchine dei porti sotto il controllo militare statunitense. Nel porto di Napoli, ad esempio, la U.S. Navy controlla ormai più della metà delle banchine, gestite nel più assoluto segreto militare; tutto ciò per gentile concessione del governo D'Alema nel 1999. Gheddafi ha accettato di enfatizzare il suo ruolo di poliziotto anti-immigrazione perché costituiva un modo per vantare pubblicamente benemerenze nei confronti dell'Italia e della Unione Europea, ma bisogna separare le esagerazioni della propaganda dalle effettive dimensioni di quel ruolo. Le basi militari americane, da sempre, non svolgono soltanto una funzione militare, ma soprattutto di controllo dei traffici illegali, a cominciare dal traffico di eroina dall'Afghanistan. <br />
Un elemento fisso di disturbo della comunicazione di questi giorni è costituito dal luogo comune della "amicizia", del rapporto personale condito di baciamano, fra Berlusconi e Gheddafi; perciò è divenuto uno scontato oggetto di polemica il lungo silenzio tenuto dal governo italiano circa la repressione che starebbe avvenendo in Libia. In realtà, per tutto ciò che riguarda l'energia, è l'ENI, e soltanto l'ENI, il detentore esclusivo e storico di ogni iniziativa della politica estera italiana. Anche i colossi UniCredit, Impregilo e Finmeccanica, per i loro affari in Libia, si sono agganciati alla cordata dell'ENI. <br />
L'effettiva capacità di Berlusconi di sostenere il suo presunto asse preferenziale con Gheddafi si è potuta verificare a Bruxelles, quando il non-ministro degli Esteri Frattini si è accodato supinamente ad una posizione di condanna verso il regime libico, ispirata per di più da un Paese in palese situazione di conflitto di interessi come la Gran Bretagna, che nella vicenda ha sposato ovviamente le tesi della sua multinazionale del petrolio, cioè la ex British Petroleum, oggi Beyond Petroleum. Frattini e lo stesso Berlusconi si sono poi fatti ripetitori delle notizie di agenzia circa le repressioni che avverrebbero in Libia, nonostante che le testimonianze degli Italiani sfollati non le confermino affatto. <br />
Dalle "rivelazioni" di Wikileaks è uscita l'immagine di un Berlusconi debole, nel ruolo passivo di yesman nei confronti degli Stati Uniti, pur di meritarsi pacche sulle spalle nei summit internazionali. Le mezze verità rischiano però di veicolare menzogne intere, e cioè l'idea che gli Stati Uniti si limitino ad approfittare della inconsistenza umana e politica di Berlusconi, mentre invece la chiave del colonialismo è proprio quella di creare nei Paesi colonizzati delle leadership deboli ed iper-corrotte. <br />
Il problema non riguarda solo la ricattabilità di Berlusconi, ma i ricatti paralizzanti a cui vengono sottoposti i suoi avversari, sempre timidi ed esitanti nei momenti decisivi. Persino "Il Fatto Quotidiano" oggi fa finta di dimenticarsi di aver denunciato per tre anni che la vera stampella del governo Berlusconi è stato in effetti il Presidente della Repubblica, e lo stesso quotidiano risulta ora allineato all'opera di santificazione mediatica di Napolitano, omettendo la storia dei suoi ambigui rapporti con gli USA già dall'epoca in cui militava nel Partito Comunista Italiano. <br />
In questi decenni l'ENI ha usato la sua potenza finanziaria per imporre i propri affari ai governi di turno lasciando loro la vetrina mediatica, una vetrina di cui Berlusconi ha abusato più di tutti perché costituiva l'unico modo per mascherare la sua pochezza. Ma la politica dell'ENI da tempo sta mostrando la corda, poiché risulta evidente che un governo fantoccio di servitù coloniale agli USA non soltanto non può difendere gli affari dell'ente in questi momenti di crisi acuta, ma addirittura costituisce un nemico in più. </span></div></div>ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-77419419754486817322011-02-05T09:34:00.001+02:002011-02-05T09:34:37.124+02:00Nostra patria è il mondo intero<span style="color: black; font-family: arial; font-size: x-small;"><span style="color: black; font-family: arial; font-size: x-small;"><br />
</span> <div class="ecxyiv815286166Stile39"><span style="font-size: small;">di <i><b>Massimo Varengo</b></i></span></div><div class="ecxyiv815286166Stile39"></div><div class="ecxyiv815286166Stile39"><span style="font-size: small;"><img align="right" height="300" hspace="5" src="http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/358/img/speciale35.jpg" width="382" />Autogestione, municipalismo, federalismo, libertarismo, non sono più patrimonio esclusivo di un movimento residuale, ma temi di riflessione per un’azione politica possibile.</span></div><div class="ecxyiv815286166Stile37"><span class="ecxyiv815286166Stile21" style="font-size: small;">È</span><span style="font-size: small;"> aperta da tempo la ricerca di risposte efficaci alla drammaticità crescente della questione sociale contraddistinta sia da una imponente crisi economica che da una serie di conflitti regionali, etnici, religiosi, in profonda correlazione con l’affermarsi della politica di attacco al livello di vita, di reddito, di salute, delle classi popolari e di ridefinizione del sistema di dominio mondiale. A sinistra alcuni ricercano nelle ricette di un liberalismo umanitario ormai datato qualche possibilità d’uscita, altri studiano di rilanciare il ruolo dello stato nazionale a garanzia di un rinnovato patto tra capitale e lavoro. Ma la centralizzazione dei processi decisionali, la circolazione di masse imponenti di capitali, lo scardinamento delle economie nazionali, la riduzione dei poteri dei singoli stati, la dimensione stessa della crisi finanziaria in atto, non rende credibili queste opzioni. Non a caso è nei contenuti dell’anarchismo maturo che oggi la parte più viva, più critica della società va ricercando, consapevolmente o inconsapevolmente, materiali per costruire il futuro possibile.<a name='more'></a></span><br />
<span style="font-size: small;">Autogestione, municipalismo, federalismo, libertarismo, non sono più patrimonio esclusivo di un movimento residuale, ma temi di riflessione per un’azione politica possibile. E in questo gli anarchici, pur minoritari, dimostrano di essere, a livello internazionale, parte viva di una battaglia culturale, politica e sociale che si misura con i problemi sul tappeto per elaborare soluzioni praticabili in grado di aprire nuovi spazi di libertà e nuovi condizioni di eguaglianza. Segnali importanti di ripresa di attività e di incisività si danno praticamente in ogni parte del mondo, a partire dalle mobilitazioni antiliberiste ed anticapitaliste in occasione dei vertici dei principali leader mondiali fino ad arrivare alle manifestazioni attuali contro l’imperversare degli effetti disastrosi della crisi sui ceti popolari.</span><br />
<span style="font-size: small;">Da Seattle ad Atene il filo rosso nero si snoda ininterrottamente, passando per la Russia ove la criminalizzazione e la repressione non impedisce agli anarchici di continuare ad impegnarsi a fondo contro il razzismo ed il nazismo crescenti; per il Messico ove nel Chiapas ed in Oaxaca si stanno sperimentando importanti iniziative di autogoverno popolare e più in generale nell’intera America Latina dove sono sempre più numerose le iniziative sviluppate praticamente in ogni paese, perfino a Cuba ove si registrano segnali importanti di ripresa. E anche in Europa, pur nella complessità e nel frastagliamento del movimento, anarchico ed anarcosindacalista, si sono avute manifestazioni di significativa presenza, sia teorica che pratica, nei movimenti sociali. Altri importanti segnali di sviluppo provengono dalla Turchia, dal Senegal, dal Sudafrica, dall’Indonesia, dalla lotta congiunta israelo-palestinese contro il Muro. I tempi sono ormai maturi per un impegno specifico che, tenendo conto delle ricchezze e delle particolarità di ogni singola realtà, sia in grado di mettere a confronto, nel riconoscimento reciproco, percorsi ed opzioni che hanno radici ed finalità comuni, per una crescita congiunta e collettiva.</span></div></span>ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-16078665533994499302011-02-03T11:01:00.000+02:002011-02-03T11:01:12.017+02:00COMUNICATO DELLA F.A. SULLA SITUAZIONE IN EGITTO E TUNISIA Del 29-1-2011<!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <w:DontGrowAutofit/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:LatentStyles DefLockedState="false" LatentStyleCount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]> <style>
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<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana;">In Tunisia e dovunque nel mondo </span></div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana;">il popolo insorge ! </span></div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana;">Dalla rivolta alla rivoluzione</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana; font-size: 8pt;">Dopo aver cacciato il dittatore ben Alì, il popolo tunisino, ed in particolare la gioventù, continua la sua lotta ed il suo cammino verso la libertà. Una parte della popolazione, in particolare i più poveri, respinge il sistema dei partiti al potere e rifiuta di farsi bloccare in giochi elettoralistici. Continuando la sua lotta, il popolo tunisino può approfittare del suo impulso di libertà per conquistare dei nuovi diritti: ripartizione della ricchezza, sicurezza sociale, affermazione della laicità, libertà politiche. La questione essenziale è di costruire e rafforzare le forme di autorganizzazione e di resistenza sindacale, municipale, nei paesi e nei quartieri.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana; font-size: 8pt;">La lotta del popolo tunisino si è allargata a macchia d’olio in altri paesi arabi (Algeria, Egitto, Yemen, etc.) anche se i contesti non sono gli stessi. Possiamo dire che la rivolta tunisina è iniziata con la rivolta della popolazione del bacino minerario di Gafsa, nel 2008, considerando le poche lotte sindacali negli altri paesi dove i governi hanno avuto cura di eliminare qualsiasi movimento di opposizione. In Tunisia gli appelli allo sciopero generale hanno permesso di dare una assise sociale alla contestazione: alcuni padroni sono stati cacciati, e si sono tenute assemblee. Ne sono scaturite delle forme di auto-organizzazione per garantire la vita quotidiana della popolazione. Sono quelle forme di auto-organizzazione che hanno permesso di resistere alla repressione delle milizie. Globalmente, in vari paesi ed in particolare in Egitto, è una rivolta dei giovani contro il regime e contro l’innalzamento del costo della vita. L’esercito non ha fatto ancora la scelta di abbandonare il governo in carica, almeno di non intervenire. Di conseguenza niente lascia prevedere un esito piuttosto che un altro, anche se temiamo altri bagni di sangue come quelli in corso. </span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana; font-size: 8pt;">Ciò che giustifica queste rivolte sono le privazioni della libertà, la violenza, la repressione, la dittatura ma ancor più l’innalzamento dei prezzi, le disuguaglianze sociali, la miseria, lo sfruttamento. Possiamo dire che tale situazione è vissuta dalla totalità delle classi popolari del pianeta. La rivoluzione è cominciata in Tunisia. Dove si fermerà? Dobbiamo denunciare le strategie mediatiche e la complicità dei politici per i quali la soluzione non può essere che nella prosecuzione del sistema esistente. Per loro l’assenza di potere è sinonimo di caos. Temono le capacità di auto-rganizzazione dei popoli e le loro capacità di realizzazione. I popoli in rivolta aspirano all’uguaglianza e alla libertà, que non saranno possibili se non nel rifiuto di tutte le forme di sfruttamento e di oppressione, sia economiche, politiche, religiose, sessuali, morali.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; vertical-align: top;"><span class="hps"><span lang="IT" style="color: black; font-family: Verdana; font-size: 8pt;">E’ tempo di costruire una società libera ed egalitaria, senza farsi scippare la rivolta dai partiti politici o/e religiosi. L’esempio dell’Iran dovrebbe essere ricco di insegnamenti. Allo stesso modo, in Algeria, la popolazione ha dovuto lottare contro la violenza del partito ancora al potere e contro gli islamisti. In Iraq le lotte sindacali e politiche si sviluppano senza farsi arrestare dalla guerra in corso fra imperialismo americano e islamismo politico. Guerra che si fa da sempre a discapito della vita, della libertà dei popoli che opprimono o cercano di opprimere. La speranza<span> </span>suscitata dalla rivoluzione tunisina offre una terza via per questi paesi e le loro popolazioni: costruire una nuova forma di organizzazione sociale basata sulla libertà, l’uguaglianza, la solidarietà, ed il rifiuto del sistema di potere e di dominio. In questa lotta, i popoli dei paesi arabi e del mondo troveranno sempre gli anarchici a sostenerli e ad aiutarli.</span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; vertical-align: top;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; vertical-align: top;"><span class="hps"><span lang="IT" style="color: black; font-family: Verdana; font-size: 8pt;">Spetta a tutti noi di fornire il sostegno necessario a queste lotte, e fare pressione sugli interessi dei governi e dei padroni e di estendere l’ondata della protesta rivoluzionaria.</span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; vertical-align: top;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; vertical-align: top;"><span class="hps"><span lang="IT" style="color: black; font-family: Verdana; font-size: 8pt;">Federazione anarchica</span></span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="font-family: Verdana; font-size: 8pt;"><a href="mailto:relations-internationales@federation-anarchiste.org"><span>relations-internationales@federation-anarchiste.org</span></a></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><span lang="IT" style="font-family: Verdana; font-size: 8pt;">traduzione a cura della Commissione Relazioni Internazionali FAI</span>ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-9436087355780089782011-01-24T11:14:00.000+02:002011-01-24T11:14:41.498+02:00A fianco della rivolta Tunisina<!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <w:DontGrowAutofit/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:LatentStyles DefLockedState="false" LatentStyleCount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if !mso]><img src="http://img2.blogblog.com/img/video_object.png" style="background-color: #b2b2b2; " class="BLOGGER-object-element tr_noresize tr_placeholder" id="ieooui" data-original-id="ieooui" /> <style>
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</span></b></a></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span><span lang="IT" style="font-size: 10pt;">Nel 1999, l'ammiraglio Fulvio Martini, già dirigente del Servizio Segreto Militare (SISMI) riferì alla Commissione Stragi del Parlamento italiano: “Negli anni 1985-1987 organizzammo una specie di colpo di Stato in Tunisia, mettendo il presidente Ben Ali a capo dello Stato, sostituendo Bourguiba (esponente di primissimo piano nella lotta di indipendenza dal colonialismo francese, NdR)”. Martini, inoltre, nel suo libro “Nome in codice: Ulisse” precisò che le direttive venivano da Craxi e da Andreotti, allora rispettivamente presidente del consiglio e ministro degli esteri.</span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span><span lang="IT" style="font-size: 10pt;">Successivamente l'oppositore del regime dittatoriale di Ben Ali, Taoufik Ben Brik ha denunciato come i governanti italiani abbiano rinforzato il regime “rimpinguando i suoi forzieri e armando il suo braccio contro il popolo”. Non a caso fu in Tunisia che il latitante Craxi si rifugiò, riverito, protetto e seppellito, per sfuggire alle condanne inflittegli. </span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span><span lang="IT" style="font-size: 10pt;">La rivolta e la lotta in corso in Tunisia ci appartengono, le sentiamo come nostre, sia perché sono contro un regime dittatoriale, arrogante e corrotto sia perché nate per conquistare, non solo migliori condizioni di vita, ma anche libertà di parola e di organizzazione. Le sosteniamo in quanto espressione autonoma di esigenze popolari, sganciate da logiche di compatibilità geopolitiche.</span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span><span lang="IT" style="font-size: 10pt;">Mentre a destra e manca si denuncia il rischio dell'anarchia, e le classi dirigenti tunisine, con i loro protettori europei, stanno cercando di piegare ed ingabbiare la protesta popolare dentro un processo elettorale, per disarmare la volontà di lotta delle masse; mentre si è costituito un governo fantoccio, di fatto controllato dagli amici e colleghi di Bel Ali per garantire la continuità del sistema di sfruttamento e di oppressione; mentre il ministro Frattini si pronuncia per la 'stabilità' dell'area (ove 'stabilità' sta per 'ordine e disciplina') è importante pronunciarsi e manifestare a favore del tentativo<span> </span>di auto-emancipazione popolare e sostenere con forza la protesta e la rivolta in corso, che si sta misurando con l'esercito e le bande armate fedeli all'ex presidente, fuggito con più di una tonnellata di lingotti d'oro.</span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span><span lang="IT" style="font-size: 10pt;">La lotta insurrezionale tunisina sta aprendo la strada ad altre lotte in Algeria, Marocco ed Egitto, innescate dagli effetti disastrosi della crisi sociale; da questa parte del Mediterraneo dobbiamo mobilitarci affinché tali lotte e rivolte non vengano stroncate da nuove dittature, preparate e sostenute dai governi europei, stroncando ogni possibile forma di paternalismo e di razzismo tendenti a separare e a contrapporre quelli che sono gli interessi comuni di ogni lavoratore e di ogni essere umano: la dignità, la libertà, la giustizia sociale. </span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><span><span lang="IT" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt;">Commissione Relazioni Internazionali FAI</span></span>ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-5971239207167206912011-01-21T12:47:00.002+02:002011-01-21T12:47:46.727+02:00Per diventare azioni, le idee devono dapprima circolare<!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <w:DontGrowAutofit/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:LatentStyles DefLockedState="false" LatentStyleCount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]> <style>
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<div class="MsoNormal" style="line-height: normal;"><b><i><span style="font-family: Georgia; font-size: 24pt;"><br />
</span></i></b><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt;"></span></div><div class="MsoNormal"><span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br />
Il capitalismo è arrivato a governare l'intero pianeta e ora opera attraverso il mercato globale. Inizialmente ha distrutto le relazioni sociali precapitaliste e per farlo ha dovuto distruggere la struttura sociale che è all'origine di queste relazioni - la comunità - l'organizzazione sociale che l'umanità ha usato per migliaia di anni per soddisfare le proprie necessità. Ci troviamo ora in un momento storico critico, in cui il capitalismo ha distrutto i concetti stessi di auto-determinazione (autonomia), di autarchia relativa, di solidarietà nella comunità, il legame diretto fra produzione e consumo, ma anche la coesistenza armoniosa degli esseri umani con la natura. Viviamo in enormi condomini, ma non in una comunità. Le persone lavorano per ottenre una paga e spendereil proprio denaro in un supermercato, votano per lasciare ad altri più "esperti" la soluzione dei problemi di tutti, ascoltano tutte la stessa musica, si distraggono tutte nella stessa maniera, parlano lo stesso linguaggio, e così via.<br />
<br />
Qualsiasi indicazione di un radicale cambio sociale è considerato utopico, non solo poichè l'autorità è rafforzata dalla tecnologia avanzata, ma anche perchè il significato classico della parola "rivoluzione" è stato dimenticato. Se con "rivoluzione" intendiamo il mettere in comune i mezzi di produzione, allora come possiamo parlare di questo quando non c'è più una comunità? Se consideriamo la rivoluzione come lotta di classe, in cui determinati gruppi sociali stabiliscono infrastrutture socio-economiche auto-organizzate (come edifici occupati, scuole libertarie, e così via) all'interno dei confini di una città, allora come possono portare a termine il loro progetto senza avere accesso ai mezzi di produzione agricoli che forniscono quanto è necessario a vivere? E come potremo parlare di produzione rurale auto-organizzata se in qualche decennio la maggior parte dei semi naturali saranno estinti e i contadini dipenderanno da coorporazioni sovranazionali?<br />
<br />
Il capitalismo ci obbliga a essere in competizione, a occuparci del solo benessere individuale, a lavorare per costruire le nostre carriere. Indipendentemente dalla natura della tua professione, non sei niente di più di uno schiavo pagato. Il capitalismo ha distrutto ogni senso di comunalismo, ogni consapevolezza di interesse comune.<br />
<br />
In Grecia i gruppi libertari-antiautoritari che si sono formati hanno un orientamento esclusivamente ideologico o politico e non tengono in considerazione la vita di ogni giorno, come il crescere e l'educare i tuoi figli. Pospongono l'attuazione delle loro idee in un lontano futuro senza cercare di metterle in pratica.<br />
<br />
La realizzazione di una nuova società può accadere sia nelle città che nelle regioni rurali, ma in queste ultime c'è (teoricamente) una maggior probabilità di successo.<br />
<br />
Dovremmo creare o costruire le comunità libertarie? Entrambe le cose possono accadere. La differenza è che le creazioni possono evolvere, mentre le costruzioni sono destinare a morire. La costruzione di una comunità libertaria può, inizialmente, essere basata su particolari caratteristiche politiche e su cooperative che permetterebbero il fiorire delle idee libertarie.<br />
<br />
Lo sviluppo del municipalismo libertario dovrebbe diventare una priorità del movimento liberario e anarchico. Nello sviluppo delle forme libertarie di organizzazione possiamo distinguere quattro piani fondamentali di azione: il sociale, il politico, l'economico e il culturale.<br />
<br />
<br />
<b>Il piano sociale</b><br />
<br />
All'interno di una comunità libertaria:<br />
non esiste la divisione del tempo tra lo "svago" e il "lavoro" perchè lo sfruttamento degli umani sugli umani è abolito, come pure ogni forma di lavoro salariato;<br />
la gente cessa l'esperienza dell'alienazione del lavoro ed è felice di consumare ciò che produce;<br />
prendersi cura dei bambini e degli anziani diventa responsabilità dell'intera comunità;<br />
il sapere di ognuno e' usato per il bene comune. Il muratore può aiutare nella costruzione di nuovi edifici, l'architetto nella ristrutturazione di edifici datati, il contadino può traferire la propria conoscenza alla comunità, l'insegnante può insegnare nella scuola locale, etc.;<br />
il primato degli umani sulla natura è abolito per instaurare una nuova relazione armoniosa con l'ambiente.<br />
<br />
<br />
<b>Il piano politico</b><br />
<br />
Sul piano politico, la comunità libertaria:<br />
è basata sull'esercizio della democrazia diretta, sul funzionamento dell'assemblea generale e sulla presa di decisioni basate sul consenso;<br />
può cooperare con altre comunità per creare reti;<br />
può rendere pubbliche le proprie idee;<br />
può partecipare alle battaglie sindacali;<br />
può organizzare eventi e incontri<br />
inoltre può partecipare a manifestazioni nelle città.<br />
<br />
<br />
<b>Il piano economico</b><br />
<br />
Una comunità libertaria basa le sue funzioni economiche su:<br />
una organizzazione cooperativa egualitaria e la gestione comune dei mezzi di produzione;<br />
la cooperazione di tutti i componenti verso il benessere comune;<br />
la capacità di comprare all'ingrosso prodotti non disponibili localmente;<br />
la relazione diretta tra produttore e consumatore e l'abolizione di intermediari nella vendita al dettaglio;<br />
la creazione di laboratori comunitari.<br />
Inoltre:<br />
la dipendenza dell'economia dalla moneta è ridotta grazie all'auto-consumo;<br />
il costo di produzione diminuisce grazie all'amministrazione comunitaria. Il costo per l'acquisto di prodotti non locali diminuisce, perchè saranno acquistati all'ingrosso;<br />
il legame tra due o tre comunità può facilitare lo scambio dei beni prodotti.<br />
<br />
<b>Il piano culturale</b><br />
<br />
Nessuno può immaginare esattamente come tali comunità possano incorporare le culture locali morenti, le contro-culture, le vite dei propri componenti, etc. Le vie espressione culturale che percorriamo sono gli elementi che evolveranno in una cultura a lungo termine. E ci sono molti di questi cammini: biblioteche comunitari, caffè comunitari, produzione di documentari sulle tradizioni della comunità, storia locale, lezioni gratuite, etc.<br />
<br />
Infine ci sono così tante cose che possiamo fare che dobbiamo sederci e discutere come farle.<br />
<br />
Fotis Katevas (</span><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Φώτης</span><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Κατέβας</span><span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">)<br />
<br />
Eutopia, pubblicazione numero 1, March 1999<br />
<br />
Traduzione dalla versione inglese, abbreviata (Dicembre 2009)</span><span lang="EN-US"></span></div>ο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-39255882630419732652010-12-15T12:01:00.000+02:002011-01-21T12:10:23.356+02:00Un soffio libertario su Atene<h1 class="title"><br />
</h1><b></b> <br />
Dopo le elezioni di novembre, il governo social-democratico del PASOK ha portato un attacco senza precedenti ai diritti e al reddito di lavoratori e pensionati. Nel frattempo, il sistema bancario esercita una pressione soffocante per le piccole imprese imponendo il blocco ad ulteriori prestiti e la inevitabile chiusura di queste. Le notizie relativa al licenziamento di lavoratori sono all’ordine del giorno mentre gli annunci di nuove assunzioni sono sostanzialmente inesistenti e anche quando esistono, esistono a condizioni umilianti. Il paese è entrato in un processo di indebitamento miscelato dal FMI e dalla UE, mentre la presenza della “Troika” (UE, BCE, FMI) è ormai costante.<br />
Lo sforzo governativo di dimostrare una diminuzione del deficit finanziario nazionale avviene attraverso l’aumento della tassazione diretta sui beni di prima necessità, attraverso la diminuzione del personale nel settore pubblico (sanità, istruzione, ecc), attraverso il drammatico ritardo nei pagamenti per il personale così come per i fornitori, ecc. Allo stesso tempo, lo stato costantemente aumenta la repressione e riempie le strade, piazze e quartieri con migliaia di agenti di polizia. Le crudeli misure - finanziarie ma non solo - imposte finora dalla politica governativa sotto regia del FMI, non sono avvenute in condizione di pace sociale. Naturalmente, le manifestazioni e gli scioperi che hanno avuto luogo non sono riusciti a fermare la realtà di cui sopra.<br />
Tuttavia esse hanno funzionato almeno come un segno che la società non è rassegnata e che ha la forza, se lo desidera, di resistere. La dimostrazione del 5 maggio è stata la “chiave di volta” per queste mobilitazioni. Lo sciopero generale che si è svolto in quel giorno è stato determinato da una non comune dimostrazione nel centro di Atene. I partecipanti sono stati di gran lunga più di cento mila. La decadenza del sistema politico, il coinvolgimento costante dei politici di alto rango in scandali finanziari, le bugie pre-elettorali e le politiche finanziarie e barbare combinate con le politiche di offrire enormi aiuti finanziari alle banche, hanno creato, all’interno della società, un chiara visione negativa dei politici. Questa opinione è stata espressa prevalentemente nella dimostrazione di Atene della maggioranza dei manifestanti. Due “tradizionali” slogan anarchici (“Lasciate che il Parlamento-bordello bruci” e “Poliziotti-maiali-assassini”) hanno scandito tutta la dimostrazione. La folla ha cercato di entrare nell’edificio del parlamento greco.<br />
La pressione esercitata dal corteo sulle forze di polizia è stata così grande che la polizia ha avuto bisogno di attaccarlo in vari punti per cercare di disperderlo. Quest’atmosfera “accesa”, o almeno la decisione senza cervello di alcune persone di appiccare il fuoco ad una banca, ha provocato la morte per soffocamento di tre <br />
<a name='more'></a>lavoratori bancari. Questo incidente ha sconvolto la folla, e il drammatico cambiamento psicologico che è piombato nella manifestazione ha prodotto il dissolvimento volontario della folla. Il governo, i partiti politici, i media, e il mondo delle imprese si sono precipitati a creare un clima contro gli scioperi, le dimostrazioni e gli anarchici. Gli scioperi seguenti e le manifestazioni sono state caratterizzate da una graduale diminuzione della partecipazione fino agli inizi dell’estate torrida, quando tutti si sono precipitati a prendere ferie pur essendo consapevoli del fatto che un autunno davvero difficile è alle porte. C’è quindi una grande fluidità politica e sociale. La maggior parte delle persone non si fidano dei partiti politici esistenti. Tuttavia, questo non significa né che manca la fiducia nelle istituzioni politiche o di una riforma sociale radicale. Inoltre, non dimentichiamo che l’esistenza del rapporto clientelare - che è stato a fondamento dello stato greco - presuppone non solo l’esistenza dei politici, ma anche degli elettori, “clienti” che cercano di assicurare per se stessi un lavoro nel settore pubblico o un trattamento di favore da parte della burocrazia statale. Questa mentalità combinata con una pervasiva cultura piccolo-borghese e consumista, che è stata dominante nella società negli ultimi trenta anni, non può essere facilmente superata verso una direzione radicale. Proclamando ai loro elettori-clienti che “questo gioco è finito”, lo stato e i partiti politici, attualmente, si dimostrano come i nemici della mentalità che hanno fertilizzato per tanti anni. Oggi il gioco è totalmente definito dal mercato monetario internazionale e la compagine governativa, espressione clientelare di questa loro cosiddetta “democrazia”, cerca di convincere la popolazione greca di essere corresponsabile dello spreco di fondi statali e quindi di giustificare le “punizioni” a cui saranno sottoposti. Prima di chiudere questa descrizione, troviamo utile fare riferimento ad alcuni elementi che riteniamo importanti nella pratica anarchico–antiautoritaria così come noi la definiamo in Grecia.<br />
La presenza di anarchici e antiautoritari nelle mobilitazioni sociali di oggi è qualcosa di più visibile. Se qualche anno fa la loro presenza era forte solo in manifestazioni in materia di istruzione, oggi costituiscono una parte inscindibile delle manifestazioni che riguardano i problemi dei lavoratori. La fondazione, attraverso l’iniziativa anarchica o libertaria, di alcuni sindacati di base che funzionano sulla base di assemblee di democrazia diretta, ha spianato la strada per gli anarchici nel partecipare alle lotte dei lavoratori non come semplici visitatori. La loro presenza ad esempio alla dimostrazione del 5 maggio può essere identificata in tre forme. In primo luogo, era la presenza e il rafforzamento del blocco dei sindacati di base e radicali e le assemblee dei lavoratori e dei disoccupati. In secondo luogo, era la forma di partecipazione ai blocchi di alcuni gruppi anarchici. L’ultimo, è stata la forma di essere presente alla manifestazione in maniera diffusa e non come una presenza autonoma, e senza focalizzarsi sullo scontro con le forze di polizia. Un nuovo elemento, che è apparso durante una manifestazione che ha avuto luogo in seguito, è stata la presenza di blocchi creati da assemblee aperte da diversi quartieri di Atene o assemblee dei lavoratori e dei disoccupati. Questi nuovi blocchi si sono formati nel loro quartiere e in seguito sono confluiti nella manifestazione principale. In queste assemblee piccole ma molto attive, si può vedere l’unificazione degli interessi locali e degli interessi dei lavoratori, l’unificazione delle lotte locali con le lotte di classe. Questo “movimento dei Quartieri”, è sorto dagli eventi del dicembre 2008. Oggi, ad Atene ma anche a Salonicco, costituisce un fronte importante di individui autonomi ed indipendenti nei confronti di organizzazioni o partiti politici ed anima le lotte sociali. Questo movimento ha conseguito vittorie piccole ma tangibili. Gruppi anarchici, o singoli compagni, hanno prodotto impulso in tali assemblee (Agios Dimitrios, Agia Paraskeui, Petralona, Zografou, ecc), l’immissione di auto-organizzazione e di democrazia diretta è alla base di un costante sviluppo della pratica sociale. Inoltre, queste forme di riunione, hanno costituito la palestra per l’educazione delle nuove lotte (per lo più riguardanti gli spazi sociali) e dei nuovi impegni per l’auto-organizzazione dei lavoratori (assemblee locali dei lavoratori e dei disoccupati).<br />
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Gruppo dei comunisti libertari Ateneο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-86943721598039504142010-04-12T11:57:00.000+03:002011-01-21T12:09:35.350+02:00Repressione antianarchica<b></b><br />
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In un raid notturno del reparto antiterrorismo della polizia greca, sono stati arrestati sei anarchici greci, con l’accusa di appartenere al gruppo rivoluzionario Epanastatikos Agonas (E.A., Lotta Rivoluzionaria). Si tratta di noti militanti del movimento anarchico greco:<br />
– Nikos Maziotis, 39 anni, già condannato in passato con l’accusa di aver piazzato una bomba che non era esplosa, e per aver rifiutato il servizio militare di leva (obbligatorio in Grecia)<br />
– Panagiota Rupa, 41 anni, compagna di Maziotis, incinta al 7° mese di gravidanza<br />
– Evaggelos Stathopoulos, 32 anni,<br />
– Evaggelos Gurnas , 30 anni,<br />
– Sarandos Nikitopoulos, 32 anni<br />
– Cristoforos Kortesis, 31 anni<br />
Dopo l’operazione, è scattato il meccanismo di propaganda dei mass media greci, con la divulgazione di notizie ufficiali e ufficiose (in realtà comunicati stampa e ”fughe di notizie” della polizia), molte delle quali contraddittorie e facilmente smentibili:<br />
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– sono state presentate alcune foto di bossoli di proiettili che, secondo la polizia, sarebbero state scattate mesi fa, subito dopo che un pedinamento avrebbe fatto trovare i presunti “terroristi” ad esercitarsi al tiro a segno con fucili da guerra in un area deserta. In realtà, come è stato pubblicato in Athens Indymedia, scaricando le foto dal sito della polizia, dai metadata delle foto, chiunque può vedere che sono state scattate il giorno dopo gli arresti. La gaffe, oppure un raro caso di etica personale e di coscienza professionale, pare sia stata il principale motivo delle dimissioni presentate nella stessa giornata dal direttore della polizia scientifica, gen. di brig. Alexopoulos, ritirate pochi giorni dopo.<br />
– secondo il giornale “To vima” (centrosinistra, di proprietà del gruppo editore “DOL”, alleato tradizionale del partito che si trova al governo in questo momento) pare che nei mesi precedenti, dopo le pressioni del ministro della giustizia e della CIA, sarebbero stati allontanati tutti gli ufficiali dell’antiterrorismo sostenenti l’estraneità di Maziotis al E.A., che avevano mostrato foto scattate nelle stesse date degli attentati e che lo ritraevano in posti molto lontani (per esempio durante l’esplosione della bomba piazzata nell’edificio della Borsa Valori di Atene, Maziotis, sostennero, lavorava nell’ isola di Kithyra) e nonostante fosse sotto controllo continuo negli ultimi 6 anni (pare che abbia litigato con gli agenti che lo pedinavano durante il funerale del padre). Conferma del continuo controllo di Maziotis viene data anche dall’ex Ministro della Sicurezza Pubblica (ed ex magistrato), Ch. Markogiannakis, il quale ha detto che durante il suo servizio lo aveva fatto controllare, continuamente, dai servizi segreti, con esiti sempre negativi.<br />
– La polizia parla anche di un CD contenente telefonate da cellulari fatte subito dopo gli attentati, ma nessuna è stata allegata ai capi di accusa né notificata agli avvocati difensori. Pare che, dopo successive perquisizioni in case, macchine, etc, siano stati trovati i manoscritti delle rivendicazioni di alcuni attentati, armi (non usate), esplosivi (ANFO, un esplosivo facilmente fabbricabile in casa usato dal E.A. in alcune bombe), 120.000 euro in contanti, liste dei prossimi obiettivi e documenti falsi. L’operazione è stata eseguita (con una copertura mediatica gigantesca) in coincidenza con l’annuncio del primo ministro greco del procedimento di richiesta dell’intervento dell’IMF (international monetary found) per il salvataggio dell’economia greca dal collasso, mettendo lo stato greco sotto il controllo assoluto dell’IMF. Da parte degli arrestati (per tutti è stata decretata la carcerazione preventiva):<br />
– Nikitopoulos ha fornito alibi (forti) per quattro degli attentati, dichiarando che nessun cittadino potrebbe ricordarsi subito dove si trovava in tante giornate negli ultimi 6 anni, e che è stato arrestato perché individuato dalla polizia in seguito ad un suo comizio inerente all’assassinio dell’anarchico Labros Foundas da parte dei gendarmi.<br />
– Kortesis ha presentato richiesta affinché venga specificato, da parte della procura, di quali attentati sia ritenuto partecipe, in quanto l’accusa è generica ed uguale per tutti, cosa che dimostra che si tratta di persecuzioni politiche. La richiesta è stata respinta, ed il suo avvocato ha annunciato che presenterà appello.<br />
– Stathopoulos ha dichiarato che si trova come imputato sotto accuse false perché anarchico, pur muovendosi sempre alla luce del giorno, non contrario politicamente ad alcun tipo di lotta.<br />
– Maziotis ha dichiarato: “Sono un rivoluzionario e lotto contro un regime ingiusto e criminale, come è il capitalismo e lo Stato. Se qualcuno deve difendersi sono quelli che mi accusano, come la polizia ed i giudici, che servono i ricchi. Il giusto è dalla mia parte e non ho bisogno di mostrare argomenti di difesa”.<br />
– Rupa ha dichiarato: “Sono rivoluzionaria e non riconosco le vostre procedure. Criminali e terroristi siete voi ed il sistema che servite. Lo stato ed il capitalismo”.<br />
– Gurnas ha dichiarato: “Non riconosco questa procedura. Dall’età di 20 anni sono operaio e partecipo alle lotte sociali e di classe in Grecia. Sono contrario al regime, al sistema politico ed economico. Non sono io il terrorista. Terroristi sono quelli che mi hanno riempito di botte ed hanno minacciato la vita dei miei due bambini al 12° piano (sede del reparto antiterrorismo) della centrale della polizia di Atene”<br />
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Da una corrispondenza dei compagni greciο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-228353916797463627.post-58686332480606250202010-03-14T11:53:00.000+02:002011-01-21T11:56:09.413+02:00Atene: palestra d’anarchia<h1 class="title"> </h1><br />
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Da un mese a questa parte il governo guidato dal PASOK sta portando avanti un pesante attacco nei confronti dei lavoratori con severe manovre economiche: in particolare la prima ondata si concentra sui salari degli impiegati pubblici.<br />
I mass media così spiegano: il paese, oberato dal debito, è sotto l’intensa pressione dei mercati e dell’Unione Europea per cercare di ridurre il deficit dal 12,7% al 8,7% entro la fine del 2010. Nell’ultima settimana il governo ha varato misure per 6,5 miliardi di euro che prevedono il taglio dei salari nel pubblico impiego, il congelamento delle pensioni e l’aumento dell’IVA.<br />
Il debito dello stato nei confronti delle quattro principali banche del paese è aumentato del 23%, mentre il governo precedente guidato da Nuova Democrazia, solo otto mesi fa, aveva concesso a tutte le banche greche 28 miliardi di euro per aiutarle ad affrontare la crisi economica.<br />
Un primo sciopero in risposta a queste manovre è stato proclamato il 10 febbraio, organizzato solo da ADEDY, l’unione dei sindacati degli impiegati pubblici, quello successivo il 24 febbraio, organizzato da ADEDY e GSEE (la confederazione dei sindacati del settore privato).<br />
I lavoratori hanno nuovamente incrociato le braccia il 5 marzo e circa 25.000 persone hanno preso parte alla manifestazione principale, ad Atene. I sindacati, controllati dallo stalinista Partito Comunista Greco (KKE), e che rientrano sotto il fronte sindacale del PAME, hanno deciso di organizzare cortei separati ad Atene e nelle altre città del paese.<br />
In questa giornata sono scoppiati scontri tra i manifestanti e la polizia in assetto antisommossa. Inoltre, nel corso del corteo ad Atene, i lavoratori hanno attaccato il segretario del GSEE, nonché membro del PASOK. Nella stessa manifestazione l’anziano militante di sinistra Manolis Glezos, di 88 anni, è stato vittima di una carica della polizia mentre cercava di evitare l’arresto di un manifestante. Per fortuna non ha riportato danni fisici: Manolis Glezos è colui che, con un altro compagno, salì sull’Acropoli per togliere la bandiera nazista durante l’occupazione tedesca della Grecia.<br />
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L’11 marzo è stato indetto un altro sciopero generale da GSEE e ADEDY a cui ha partecipato un gran numero di lavoratori. Nelle due manifestazioni ad Atene i manifestanti erano più di 40.000 e circa 15.000 a Salonicco. Anche in questa occasione c’è stata grande tensione tra i compagni e le numerose forze dell’ordine presenti. Ci sono stati scontri corpo a corpo tra manifestanti (in gran parte anarchici) e poliziotti, banche e grandi magazzini sono stati assaltati: nove sono stati gli arrestati tra gli scioperanti e tredici i poliziotti feriti. L’ordine per la polizia era evidentemente di non tollerare attacchi. In alcuni casi gli antisommossa hanno caricato i manifestanti, e in particolare i gruppi anarchici, in modo premeditato e molto violento.<br />
Nonostante tutto questo, il governo socialdemocratico di Papandreu, al potere da sei mesi, se non ha ottenuto l’appoggio della società ne ha almeno guadagnato la tolleranza. I greci si rifiutano di credere che lo stato e il gran capitale stiano preparando loro un pessimo futuro, e che il loro standard di vita possa peggiorare, così come i salari e le condizioni di lavoro. Allo stesso modo sembrano aver perso fiducia nelle procedure collettive e in particolare nei maggiori sindacati. Quindi, nonostante sentano l’attacco del governo, in molti evitano di scontrarsi con esso scendendo in strada. D’altro canto, c’è una parte della società non enorme ma importante che scende in strada e manifesta, combattendo contro l’attacco di classe dei capitalisti greci ed europei. Nell’ultima grande manifestazione ad Atene la polizia non è riuscita ad avere la meglio sulla massa di manifestanti e per due ore ci sono stati scontri diffusi, soprattutto nell’area di Exarcheia.<br />
Negli ultimi tre decenni i leaders del PASOK e del KKE hanno avuto il controllo pressoché totale sui lavoratori. Tuttora i leader sindacali del PASOK mantengono il controllo della maggior parte dei sindacati del pubblico impiego e nel settore privato lo dividono con gli stalinisti del KKE. I leaders dei sindacati sono sindacalisti di professione e membri importanti dei grandi partiti, quindi i lavoratori in genere non hanno fiducia in loro, ma li sostengono perché sono in grado di risolvere i problemi quotidiani sul posto di lavoro. Tuttavia negli ultimi 5/6 anni qualcosa è cominciato a cambiare. Alcuni lavoratori, come gli impiegati nelle librerie, i corrieri, ecc. hanno cominciato a dar vita a una nuova forma di azione sindacale, una sorta di sindacalismo di base.<br />
In parallelo altri gruppi di salariati della scena politica di sinistra e anarchica, hanno fatto diversi passi avanti per dare forza alla lotta di classe e portarla sulla via del sindacalismo d’azione diretta.<br />
Lo stato sa che oggi in Grecia i militanti anarchici hanno una costante presenza e influenza non solo tra i giovani, ma anche in alcuni quartieri e posti di lavoro. Allo stesso tempo il movimento antiautoritario mantiene una presenza dinamica nelle strade e risponde alla repressione della polizia. Quindi negli ultimi tre mesi il nuovo governo del PASOK ha fatto grande propaganda contro la “violenza criminale” degli anarchici e sulla necessità di affrontarli. La creazione di una nuova squadra di polizia in motocicletta (gruppo Delta) che controlla il centro di Atene è una delle nuove misure “antianarchiche”. Certamente lo stato vorrebbe debellare ogni resistenza prima di portare avanti le annunciate misure economiche. Ma ha avuto successo solo in parte.<br />
Sappiamo che i giorni che verranno saranno molto difficili. Le nuove misure colpiscono non solo le possibilità economiche delle persone ma anche il modo di vivere. La paura della disoccupazione e la presenza di quasi un milione di immigrati specialmente dall’Asia e dall’Africa possono creare condizioni sociali pericolose. Non sappiamo a quanta povertà andremo in contro e quale sarà lo sbocco dell’odio sociale che sta aumentando. Dobbiamo creare nuove forme di lotta, di solidarietà e di mutuo appoggio tra gli sfruttati. La guerra di classe deve trovarci uniti nei prossimi difficili anni che verranno per tutto il sud dell’Europa (e non solo). Dobbiamo comunque confidare in una società che non sembra avere fiducia in se stessa, perché tale mancanza di fiducia può essere molto pericolosa anche per il movimento anarchico. Dobbiamo quindi creare nuove relazioni sociali attraverso nuove forme di lotta e organizzazione.<br />
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Atene 14 marzo 2010<br />
Rivista Eutopia - Atene<br />
Gruppo di Comunisti Libertari – Ateneο.ε.κ.http://www.blogger.com/profile/15510970782260041771noreply@blogger.com0