martedì 15 gennaio 2013

Announcement of Federazione Anarchica Italiana about solidarity to greek comrades

Sosteniamo le lotte dei compagni greci

Il Convegno Nazionale della FAI riunito a Milano esprime la propria solidarietà ai compagni greci che in questi ultimi giorni sono stati violentemente attaccati dalla polizia ellenica. Abbiamo assistito agli sgomberi di Villa Amalias e di Skaramaga, storici squat ateniesi simbolo del movimento e all'arresto di un centinaio di solidali che avevano rioccupato lo stabile di Villa Amalias.
Il movimento anarchico in Grecia ha saputo costruire, in questi anni, una forte risposta dal basso allo spietato attacco condotto contro i lavoratori.
Una risposta fatta di azioni dirette, riappropriazione di spazi fisici, organizzazione di assemblee popolari nei quartieri, autogestione sui posti di lavoro. Una risposta che rifiuta le forme di delega che imprigionano la volontà di cambiare questo sistema che mostra, ogni giorno di più, i propri limiti. Una risposta che ha saputo aggregare intorno a se' decine di migliaia di persone, lavoratori, studenti, disoccupati, greci e immigrati, perchè la lotta è di tutti gli sfruttati, quale che sia la loro provenienza. Una risposta che fa paura ai padroni e allo stato perchè dimostra che non solo esiste un'alternativa all'atomizzazione sociale, all'alienazione e allo sfruttamento ma che questa alternativa è necessaria, oggi più che mai.
È necessaria perchè è oramai evidente che il dominio di stato e capitale non fanno altro che distruggere qualsiasi rapporto sociale che non sia mediato dal denaro o da relazioni di dominio. Necessaria perchè la crisi che sta impoverendo i ceti popolari e i ceti medi non è altro che l'ennesima ruberia operata da chi gestisce soldi e potere.
Le compagne e i compagni greci hanno saputo costruire una risposta a questo crimine e per questo sono sotto attacco da parte della polizia, che ha dichiarato di voler sgomberare tutte le occupazioni elleniche, sostenuta in questo dai paramilitari nazisti di Alba Dorata. Non è un caso che in tempi di crisi e di mobilitazioni popolari gli apparati dello stato ricorrano alla bassa manovalanza fascista. Così fu in Italia nel Biennio Rosso, così è in Grecia nel 2013.
E infatti la Grecia non è distante dalla penisola italiana. Anche qui lo stato sta spazzando via i risultati di un secolo di lotte operaie e popolari. Anche qui si attaccano i movimenti sociali, si sgomberano i posti occupati, si pestano i lavoratori in lotta, si gasano gli studenti, si bastona chi si oppone alla devastazione ambientale e al militarismo. Per questo è necessario rifiutare la visione nazionalista della crisi, quella che ciancia di sovranità monetaria e nazionale come risposta all'Europa delle banche, di differenze antropologiche che generano la crisi, richiamandosi alle più tristi tesi razziste; una visione distorta che garantirà un maggiore rafforzamento dei dispositivi disciplinari e di dominio dello stato e che si esprime, nella sua forma più compiuta, nel sacrificio delle classi subalterne sull'altare delle guerre nazionaliste.
Le lotte degli anarchici in Grecia sono le nostre lotte, le nostre lotte sono quelle degli anarchici greci. Così come sono nostre le lotte di chi, ovunque nel mondo, si oppone allo sfruttamento classista, razzista e sessista, e costruisce, quotidianamente, una società di liberi ed eguali.
Invitiamo tutto il movimento alla massima solidarietà possibile.

Milano 13_1_2013